19 marzo 2011

Come scrivere (o raccontare) una Fiaba LEZIONE N°1

Miei cari lettori, oggi ho deciso di dedicare un pò di spazio alle fiabe.
Scriverò qualche post per voi, affinchè chi lo desidera possa ricevere degli utilissimi consigli su come raccontare e scrivere una fiaba, su che cos'è una fiaba e perchè raccontarla.
Sperando di esservi utile, mi metto subito a lavoro!

L'origine delle Fiabe si perde nella notte dei tempi. Dovete sapere che prima dell'introduzione della scrittura, l'intero patrimonio culturale di un popolo veniva tramandato soltanto per via orale. I vecchi dei villaggi trasmettevano ai più giovani non solo la loro saggezza e la loro esperienza, ma anche quel complesso culturale fatto di credenze religiose, di pratiche rituali e di interpretazioni del mondo che era stato lentamente elaborato nei secoli precedenti.
La fiaba trovava il suo posto all'interno di questa trasmissione del patrimonio culturale ed era rivolta a tutti: grandi e piccini. Al tempo dei villaggi, il popolo intero si raccoglieva intorno ai Vecchi, che davano inizio alle narrazioni, e questa sorta di rituale costituiva il cuore della vita intellettuale e spirituale della tribù.
In seguito le fabulazioni continuarono attraverso la scrittura che col passare dei secoli divenne una nobile forma di attività prettamente per adulti, fino a quando l'eccessivo razionalismo che ha caratterizzato il periodo storico dei "lumi" fece sì che la fraba decadesse a fauto passatempo per vecchi e bambini: troppo giovani o troppo anziani per pensare...

CAPACITà DELLA FIABA: RISOLVERE I PROBLEMI
è bene non dimenticare mai che le fiabe presentano sempre un problema.
Nella fiaba per definizione tutto finisce bene, ma non tutto va sempre bene. è tipico delle fiabe presentare una situazione che, felice o meno, funge solo da introduzione al dramma in cui presto si troverà immerso il protagonista:
- I principi devono sempre compiere imprese impossibili;
- le principesse sono sempre vittime indifese da salvare;
- i bambini ingenui prede di streghe e orchi.
E la fiaba condurrà il protagonista (e quindi il lettore, presumibilmente bambino) fuori dal dramma e cioè fuori dal problema.
Il VALORE DELLA FIABA risiede proprio in questo: nella sua capacità di presentare in termini immaginari, quindi facilmente comprensibili ad un bambino, una situazione grammatica di grave conflitto, di possibile tragedia, e nell'indicarne la via d'uscita.
Quandi la fiaba presenta il problema e la soluzione del problema.
Le fiabe parlano al bambino (soprattutto) dei problemi con cui ha quotidianamente a che fare: abbandono, disamore, solitudine, paura. E nelle fiabe, i bambini VINCONO!
I bambini vincono contro tutte le figure minacciose molto più potenti di loro attraverso i protagonisti delle fiabe, e le fiabe sono quindi per loro una vooce di speranza.
Attraverso le vicende dei protagonisti, infatti, le fiabe preannunciano le future tappe dell'esistenza, con le difficoltà che si potranno presentare e le maniere in cui superarle. In questo senso, le fiabe sono un corso completo di formazione di vita.

Personalmente adoro le fiabe, ormai non ne leggo quasi mai perchè sono quasi sempre impegnata a leggere romanzi di King, a scrivere e studiare, e anche a lavorare, però le fiabe mi hanno accompagnata fin dalla più tenera età e consiglio a tutti i miei lettori di immergersi nella lettura di qualche brano piacevole come questo, per distaccarsi dalla realtà e tornare ad essere un pò bambini.
Il mio babbo, e colgo anche l'occasione di fargli tantissimi auguri perchè oggi è la festa del papà, mi raccontava una fiaba ogni sera per farmi addormentare: Giovannino senza paura, Fragolina e Ciliegina, storie di fantasmi, di mostri, di fate...forse è grazie a lui che un giorno sarò una scrittrice, è grazie a lui che ho sviluppato la mia fervida fantasia e sono quella che sono: una sognatrice sognante!
Tutti abbiamo diritto di sognare e non c'è età per vivere, inventare, raccontare ed ascolare fiabe perchè noi stessi siamo senza età!

LE FIABE DICONO PIù CHE LA VERITà. E NON PERCHè RACCONTANO CHE I DRAGHI ESISTONO, MA PERCHè AFFERMANO CHE SI POSSONO SCONFIGGERE. (Gilbert Keith Chesterton)

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