11 dicembre 2009

LE NOSTRE MENTI IMMORTALI...

Caspita, è davvero tanto tempo che nn faccio una capatina in questo blog...mmmm...
Mi dispiace d averlo trascurato...bè, si sa, qnd poi una cosa nn la puoi fare t vien voglia d farla ahahaha (braccio fratturato e immobilizzato dalla spalla al dito medio).
Vabbè c'è anke da dire che mi sono data molto da fare per terminare il primo libro, che adesso sto rileggendo prima di andare alla SIAE...
Sono ancora inesperta, tuttavia la mia strada è questa, lo so...lo sento...
Avevo voglia di scrivere qlk consiglio, ma come al solito nn m prendo la briga di sentirmi all'altezza d poter insegnare qualcosa...
Ja, giusto due paroline sulle quali ho riflettuto ossia quelle che ho letto qlk giorno fa in "Mucchio d'Ossa" del celebre S. King : uno scrittore non è altro che un uomo che ha abituato la propria mente a comportarsi male...
Queste parole fanno accapponare la pelle, non sembra anke a voi? (ke fatica x mettere l'interrogativo sigh...)
C'è tanta di quella verità immutabile in qst breve frase da riuscire a sconvolgermi!
è così, è esattamente questo ciò che penso degli scrittori o meglio, degli artisti un generale: noi (e pecco di mooolta presunzione gettando anke me nel mukkio amato) abbiamo abituato la nostra mente a fare tutto ciò che vuole, a non avere limiti, a spaventarci, a renderci folli o santi o assassini...
Ke esagerata che sono..sì, ci rende soprattutto esagerati!!!
è ke il filo sottile che separa la realtà dalla finzione, la fantasia dal razionale, nelle nostre menti va assottigliandosi...e + gli anni passano e più diventa sottile e francamente non so quanto possa essere un bene e quanto un male, ma so per certo che x noi tessitori di trame, non esiste niente di più stupefacente del sempre nuovo viaggio interiore...