30 ottobre 2008

LE MIE REGOLE PER IL MIO ROMANZO FANTASY
**** : il protagonista
- Dare maggiore originalità ai capitoli;
- I capitoli devono essere formati dall’essenziale;
- Curare molto la musicalità delle frasi;
- I dialoghi devono essere più curati e soprattutto concreti cioè devono condurre là dove la semplice descrizione non può arrivare. I dialoghi devono essere una situazione di svincolo e la chiave della comprensione del testo;
- La narrazione deve essere costruttiva e dare sempre tantissime informazioni riguardo ai personaggi, all’ambiente che li circonda, alla stagione in cui si trovano, al clima ecc.
- I paesaggi devono sempre essere descritti con enfasi in modo da catturare l’attenzione del lettore e magari lasciare che egli si immerga nel luogo descritto;
- Mantenere una sorta di suspense durante la narrazione dei momenti di tensione e renderli più lunghi;
- La magia nei capitoli deve essere un elemento non costante e all’ordine del giorno, deve mantenere il suo fascino misterioso, così come gli dei;
- Le creature magiche, come la magia, devono costituire un elemento misterioso per il lettore e persino per il personaggio principale nel quale il lettore spesso si immedesima;
- La personalità di **** deve essere più marcata e le sue decisioni devono essere ponderate e irremovibili;
- **** deve mantenere, almeno per tutto il primo libro, un aspetto misterioso agli occhi degli altri personaggi che dapprima lo guarderanno con diffidenza e man mano con rispetto;
- **** deve marcare la propria mascolinità, non deve piangere troppo altrimenti risulterebbe come una mancanza di carattere, non perché piangere lo sia, ma perché **** è un uomo ed in teoria dovrebbe dimostrare diversamente le proprie emozioni. Deve mostrarsi più forte e più sicuro di sé, piangere soltanto quando è accaduto qualcosa di veramente irreparabile;
- Tutti i personaggi principali devono avere la loro personalità ben definita (a tale proposito ho fatto una scheda per ognuno di loro);
- Spesso, almeno basandomi sulla mia unica, elementare esperienza e su tutti gli errori che ho fatto e le correzioni che ne sono conseguite, il personaggio principale identifica un po’ lo scrittore del romanzo e questo non è un male se si tiene sempre presente che il protagonista è comunque un personaggio inventato e che può arrivare dove noi non possiamo, che può interagire con gli altri in un modo diverso dal nostro e reagire ai problemi diversamente da noi, magari come noi vorremmo avere la forza di fare nella vita reale, non so se rendo l’idea.
Non dobbiamo dimenticare che, a differenza nostra, il protagonista può tutto, anche volare, se lo desideriamo, mentre noi siamo costretti a restare con i piedi per terra. Sto dispensando consigli a me stessa in questa pagina, ma scrivere queste nozioni ricavate soltanto dall’esperienza di scrittura che sto vivendo in prima persona mi sta tornando veramente utile!Io di natura sono una persona molto triste ed introversa e irrimediabilmente anche **** lo è, ma nulla mi impedisce di rendere doti questi che sembrano “difetti”, e nulla mi impedisce di renderlo impulsivo mentre io sono riflessiva, renderlo magari coraggioso dove io invece sarei codarda (di fronte ad un demone brrr.)
Certa di non aver detto tutto, questa pagina resta costantemente in aggiornamento!
Melina