tag:blogger.com,1999:blog-21228290230921686772024-03-05T21:47:38.494+01:00Melina scrive..."Credi in te stesso quando scrivi;
dubitane,
come un nemico,
quando ti rileggi" Ugo OjettiMelinahttp://www.blogger.com/profile/04642793973466176869noreply@blogger.comBlogger58125tag:blogger.com,1999:blog-2122829023092168677.post-48297759138149665472012-01-31T15:55:00.003+01:002012-01-31T15:57:28.485+01:00Sinossi e dintorni<span style="color: rgb(51, 204, 0);">Avevo già pubblicato qualcosa su come scrivere una Sinossi, ma vi ribadisco che sono una di voi e che anche per me risulta difficile.</span><br style="color: rgb(51, 204, 0);"><span style="color: rgb(51, 204, 0);">Mi sono iscritta su un bel forum letterario e vediamo se grazie all'aiuto di qualche "collega" riusciamo a capire come scrivere la sinossi di uno dei volumi di una trilogia.</span><br style="color: rgb(51, 204, 0);"><span style="color: rgb(51, 204, 0);">A breve, pubblicherò la mia domanda e le risposte ricevute.</span><br style="color: rgb(51, 204, 0);"><span style="color: rgb(51, 204, 0);">Buonagiornata a tutti e non esitate a contattarmi per qualsiasi consiglio...</span>Melinahttp://www.blogger.com/profile/04642793973466176869noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2122829023092168677.post-70142473238914816072011-12-29T18:14:00.002+01:002011-12-29T18:21:39.954+01:00Qui potrete contattarmi :D<span style="color: rgb(255, 102, 0);">Buonasera a tutti.</span><br /><span style="color: rgb(255, 102, 0);">Premettendo che non sono certamente una scrittrice esperta ma che tuttavia sono innamorata di questa sublime arte e che la sento battere nel mio cuore, volevo informare gli amici che mi seguono che ho un indirizzo dove chiunque può inviarmi messaggi per pormi domande e chiedermi consigli per quanto concerne l'ambito della scrittura.</span><br /><span style="color: rgb(255, 102, 0);">Non so ancora se ne sarò all'altezza, ma spero di poter essere d'aiuto a tutti, e se dovesse andare male, potrete almeno scoprire in me un'amica attenta ai vostri scritti e pronta a prodigarsi per aiutarvi a realizzare il vostro sogno, un sogno che ci accomuna!</span><br /><span style="color: rgb(255, 102, 0);">Purtroppo per me tutto è troppo caro, in questo momento.</span><br /><span style="color: rgb(255, 102, 0);">Non posso permettermi la SIAE, non posso permettermi le copie del primo tomo della trilogia che sto scrivendo e non so fino a quando la situazione resterà quella che è, ma poco importa èerchè tutti sappiamo che alla notte segue il giorno, che ci piaccia oppure no, e quindi non sarà buio per sempre. Per il resto posso dire di essere molto felice, e se la vita ha deciso questo per me, io accetto col sorriso e vado avanti...</span><br /><span style="color: rgb(255, 102, 0);">Vi abbraccio tutti, BUON NATALE e FELICE 2012</span><br /><br /><div style="text-align: center; font-weight: bold;">melinascrive@gmail.com<br /></div>Melinahttp://www.blogger.com/profile/04642793973466176869noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2122829023092168677.post-64649130013376095342011-11-20T21:59:00.002+01:002011-11-20T22:13:17.488+01:00<span style="color: rgb(204, 51, 204);">Buonasera!</span><br /><span style="color: rgb(204, 51, 204);">Mi assento spesso dal blog, ma non per questo lo ritengo archiaviato.</span><br /><span style="color: rgb(204, 51, 204);">Succedono tante cose nella mia vita e l'altro blog che ho, in cui parlo semplicemente di me e colleziono poesie che non seguono alcuna metrica o retorica, è sicuramente più fornito e vissuto.</span><br /><span style="color: rgb(204, 51, 204);">Qui ci vengo a scrivere qualche regola, qualche buon consiglio sulla scrittura, e francamente non ne ho sempre uno nuovo da darvi, cari magri lettori. :)</span><br /><span style="color: rgb(204, 51, 204);">Una bella notizia però c'è, e cioè che ho finito il primo libro e se Dio vorrà, quando sarò riuscita a racimolare i soldi per pagarmi la stampa di qualche copia e per la tassa andrò a registrarlo alla SIAE e poi finalmente dagli editori.</span><br /><span style="color: rgb(204, 51, 204);">Sapete, non ho mai vinto nessun premio, ma non credo sia importante, e forse mi chiamerete presuntuosa, ma IL MIO LIBRO VALE e lo dimostrerò, LO DIMOSTRERò a chi di dovere.</span><br /><span style="color: rgb(204, 51, 204);">Non pagherò un centesimo per pubblicarlo perchè HO STIMA DEL MIO LAVORO e perchè è la mia vita...la mia passione.</span><br /><span style="color: rgb(204, 51, 204);">Un giorno, quando avrò dei bambini, mostrerò loro il frutto dei miei sacrifici e della mia creatività e li inviterò a seguire il loro cuore, a seguire la loro passione senza sprecarsi in quello in cui non credono.</span><br /><span style="color: rgb(204, 51, 204);">La persona che amo, per aiutare me a realizzare i miei sogni, sta mettendo da parte la sua di passione, ma non appena ci saremo sistemati io lo aiuterò a coltivarla, LO GIURO, e così sarà per i nostri figli perchè noi siamo dei sognatori e merit, iamo di veder realizzati i nostri sogni.</span><br /><span style="color: rgb(204, 51, 204);">Non costringetevi a vivere, a fare, a dire, a credere in quello che non siete, MA SOGNATE!</span><br /><span style="color: rgb(204, 51, 204);">SOGNATE, MALEDIZIONE!</span><br /><span style="color: rgb(204, 51, 204);">Marco fa lo schiavo in una pizzeria e io la farò altrove perchè è questa la situazione economica che abbiamo e che l'Italia ci riserva, tuttavia abbiamo un piccolo giardino interno fatto di passione per quello che facciamo e di amore per quello che siamo, che continueremo a coltivare per sempre, e chissà che la vita, che il Signore, che una forza maggiore non ci venga in aiuto e ci lasci diventare davvero quello per cui siamo nati, oltre che papà e mamma di qualche dolce pargoletto qnd sarà il momento.</span><br /><span style="color: rgb(204, 51, 204);">SCRITTRICE E CANTANTE, lo diventeremo o meno non possiamo mai saperlo, ma in fondo abbiamo già vinto perchè lo siamo nell'anima e perchè nell'anima non siamo nessuno...non siamo che noi...tutto e niente!</span><br /><span style="color: rgb(204, 51, 204);">Il succo delle mie farneticazioni è CREDETE E PREGATE, in qualsiasi cosa crediate, prima di tutto credete in voi e in quello che fate...soltanto così avrete già vinto!</span>Melinahttp://www.blogger.com/profile/04642793973466176869noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2122829023092168677.post-6349149450935061842011-07-25T21:10:00.005+02:002011-07-25T21:41:53.990+02:00Come impaginare il tuo libro (regole brevi brevi)<span style="color: rgb(255, 102, 102);">Mi sono prodigata un pò alla ricerca della risposta alla penosa domanda:</span><br /><span style="font-weight: bold; font-style: italic; color: rgb(255, 102, 102);">Adesso che ho finito, come lo presento sto ca***** di romanzo alla casa editrice? </span><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);">Ho trovato qualcosa sul web e la riporto qui, idee utili delle quali però non ho l'assoluta certezza della buona riuscita del capolavoro alla presentazione alla casa editrice...</span><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);">Certo è che almeno per quanto mi riguarda sfrutterò questo metodo perchè non credo ci sia di meglio in circolazione! Ovviamente, il tutto + o - commentato da me.</span><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);">Buona serata!!!</span><br /><br /><br /><span style="font-weight: bold; color: rgb(0, 204, 204);">COME IMPAGINARE (o tentare di impaginare) UN ROMANZO</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 153, 255);">1. Prima di tutto, da quanto mi è parso di apprendere, è importante </span><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 153, 255);">utilizzare un carattere chiaro e semplice, come ad esempio TIME NEW ROMAN o GARAMOND</span><span style="color: rgb(255, 153, 255);">. I</span><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFinj1yGRYLc1CBnIY4pGydZYAxeJdIMJAgq6o35M8JDpdMVMHgy7kj0jzifdWXbMDA760s7eA0ghDCwv5WlDlP3UlUkhFIlMg9IG7j_Rdzlbsc6r-a54_Sgc1U1selwQQ3DAfZpoXy3oB/s1600/scrittore+pazzo-22-04-2009.jpg"><img style="float: right; margin: 0pt 0pt 10px 10px; cursor: pointer; width: 224px; height: 239px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFinj1yGRYLc1CBnIY4pGydZYAxeJdIMJAgq6o35M8JDpdMVMHgy7kj0jzifdWXbMDA760s7eA0ghDCwv5WlDlP3UlUkhFIlMg9IG7j_Rdzlbsc6r-a54_Sgc1U1selwQQ3DAfZpoXy3oB/s320/scrittore+pazzo-22-04-2009.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5633377466627634146" border="0" /></a><span style="color: rgb(255, 153, 255);">o personalmente ho utilizzato il TNM;</span><br /><span style="color: rgb(255, 153, 255);">2. </span><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 153, 255);">La grandezza del carattere deve oscillare fra il 12 e il 14</span><span style="color: rgb(255, 153, 255);">, a seconda della grandezza del vostro scritto. Io ad esempio, mi sono resa conto che ho utilizzato il carattere a 14, ed è forse troppo grande per un romanzo di 360 pagine e rotte...Quindi immagino che diminuirò a 12 poichè su pagine molto più piccole del formato A4, il carattere a 14 farebbe diventare tutto un macello;</span><br /><span style="color: rgb(255, 153, 255);">3. Non ho notizie per quanto riguarda i margini, Io personalmente ho lasciato un rientro di 1 cm a sinistra e a destra;</span><br /><span style="color: rgb(255, 153, 255);">4. </span><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 153, 255);">L'Interlinea</span><span style="color: rgb(255, 153, 255);">. Sul web ho trovato che per scritti brevi (racconti o romanzi brevi), l'interlinea sta bene sul</span><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 153, 255);"> 1,5</span><span style="color: rgb(255, 153, 255);"> ma nel mio caso preferisco utilizzarla al </span><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 153, 255);">1,15</span><span style="color: rgb(255, 153, 255);"> perchè francamente la prima mi appare eccessiva...Non so a voi!</span><br /><span style="color: rgb(255, 153, 255);">5. Bisogna ovviamente dare una pagina iniziale con un </span><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 153, 255);">Titolo </span><span style="color: rgb(255, 153, 255);">alla nostra opera, e quindi impostare il </span><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 153, 255);">carattere utilizzato per il testo a 35 </span><span style="color: rgb(255, 153, 255);">e piazzarlo in alto, al centro della pagina bianca.</span><br /><span style="color: rgb(255, 153, 255);">Sotto, a 12 o 14, non dimenticate i vostri </span><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 153, 255);">dati personali</span><span style="color: rgb(255, 153, 255);"> (nome, cognome, indirizzo ecc...), </span><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 153, 255);">consenso al trattamento dei dati personali</span><span style="color: rgb(255, 153, 255);"> e per finire, la vostra bella </span><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 153, 255);">firma</span><span style="color: rgb(255, 153, 255);">!</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);">ps: Queste regole, sono per chi utilizza Microsoft Word. Per l'impaginazione in formato libro, andare sulla barra delle applicazioni e selezionare MODIFICA - SELEZIONA TUTTO.</span><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);">Le dimensioni standard di un libro stampato, dovrebbero essere (stando a quanto leggo) 23 cm di altezza per 15.5 di larghezza.</span><br /><div style="text-align: right;"><span style="color: rgb(255, 102, 102);">Sperando di esservi stata utile. Vi abbraccio tutti!</span><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);">Alla prossima. Melina</span><br /></div>Melinahttp://www.blogger.com/profile/04642793973466176869noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-2122829023092168677.post-87348647042412804412011-07-17T12:50:00.002+02:002011-07-17T12:56:19.096+02:00Fantasia<em></em><br /><div style="text-align: center;"><span style="color: rgb(204, 102, 204);"> Lascia sempre vagar la Fantasia,</span><em style="color: rgb(204, 102, 204);"></em><span style="color: rgb(204, 102, 204);"></span><br /><span style="color: rgb(204, 102, 204);">il Piacere non ha casa in cui stare.</span><em style="color: rgb(204, 102, 204);"></em><br /><span style="color: rgb(204, 102, 204);"> A un dolce tocco il Piacer si dissolve</span><em style="color: rgb(204, 102, 204);"></em><br /><span style="color: rgb(204, 102, 204);"> qual bolla d’aria nella pioggia battente.</span><em style="color: rgb(204, 102, 204);"></em><br /><span style="color: rgb(204, 102, 204);"> Lascia dunque che vada l’alata fantasia</span><em style="color: rgb(204, 102, 204);"></em><span style="color: rgb(204, 102, 204);" id="more-149"></span><br /><span style="color: rgb(204, 102, 204);"> attraverso pensieri lanciati oltre i suoi limiti</span><em style="color: rgb(204, 102, 204);"></em><br /><span style="color: rgb(204, 102, 204);"> spalanca la gabbia della mente</span><em style="color: rgb(204, 102, 204);"></em><br /><span style="color: rgb(204, 102, 204);"> ed essa saetterà planando fino alle nuvole.</span><br /><br /><strong style="color: rgb(204, 102, 204);">John Keats</strong><span style="color: rgb(204, 102, 204);">, </span><em style="color: rgb(204, 102, 204);">Fancy</em><span style="color: rgb(204, 102, 204);"> [</span><em style="color: rgb(204, 102, 204);">Fantasia</em><span style="color: rgb(204, 102, 204);">,1820]</span><br /></div>Melinahttp://www.blogger.com/profile/04642793973466176869noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2122829023092168677.post-17296345707366850642011-05-20T18:58:00.004+02:002011-05-20T19:15:52.224+02:00Non ho tempo :(<span style="color: rgb(255, 0, 0); font-weight: bold;">è un periodo in cui non riesco a scrivere, non ne ho il tempo materiale e non ho molte idee perchè sto studiando e sto lavorando e quando ho un pizzico di tempo preferisco trascorrerlo con la persona che amo...perchè lo amo e viene prima di tutto, anche prima della mia grande passione, perchè per quanto scrivere sia un sogno, il mio primo sogno nel cassetto è stare con lui, quindi sono già stata esaudita...</span><br /><span style="color: rgb(255, 0, 0); font-weight: bold;">Poi chi scrive sa cosa significa sentirsi mancare un pezzo e non poterci fare nulla, ma fra un mesetto farò l'esame e poi sarò di nuovo libera per un pò.</span><br /><span style="color: rgb(255, 0, 0); font-weight: bold;">Un abbraccio ai miei pochi lettori!</span><br /><span style="color: rgb(255, 0, 0); font-weight: bold;">A presto.</span>Melinahttp://www.blogger.com/profile/04642793973466176869noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-2122829023092168677.post-46938348288331794182011-04-26T18:34:00.002+02:002011-04-26T19:00:12.167+02:00Parlo ancora di Stephen King<span style="color: rgb(51, 204, 255);">Potrei parlare per ore di King. è senza ombra di dubbio il mio scrittore preferito, </span><span style="font-weight: bold; font-style: italic; color: rgb(51, 204, 255);">ineguagliabile</span><span style="color: rgb(51, 204, 255);"> secondo mille punti di vista!</span><br /><span style="color: rgb(51, 204, 255);">Soltanto coloro che hanno letto le sue opere posso comprendere di cosa parlo, cosa voglio esprimere con la mia ammirazione. Non lo guardo come uomo, ma come scrittore, </span><span style="font-weight: bold; color: rgb(51, 204, 255);">lui <span style="font-style: italic;">è </span>lo scrittore</span><span style="color: rgb(51, 204, 255);">!</span><br /><span style="color: rgb(51, 204, 255);">Ho da poco finito di leggere "La Metà Oscura" e "Cose Preziose", il primo l'ho trovato stupefacente, l'altro forse mi ha messo addosso un magone che non sono riuscita a spiegarmi, cmqsia i suoi libri suscitano sempre qualcosa nell'animo che resta indelebile anche se gli anni passano. Sono una lettrice accanita, eppure nulla mi rimane tanto quanto i romanzi di King, che predilgo ampiamente.</span><br /><span style="color: rgb(51, 204, 255);">In questi giorni sto leggendo "Quattro dopo mezzanotte" ed è proprio per questo che ho deciso di scrivere questo post, per consigliarlo a coloro che seguono il mio blog ( ultimamente pochini) e per dire quello che ho sempre pensato di Stephen King e cioè che SOLTANTO LUI RIESCE A TRASFORMARE IN ORO QUELLO CHE SENZA IL SUO TOCCO SAREBBE FERRO ARRUGINITO.</span><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" style="color: rgb(51, 204, 255);" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVC65e2y97XUcjoWuUiei1tx74WuhDCORFrT1MTjLF0yICOK_QO21L0uOUbWV8u6wmLtIMaHGPddB2sgSK6Y4h1HVQdHBIDetlhk5ClGUloOBYCIN4eaC48OsWnsHztuqaWlAK9X7b5A6t/s1600/images.jpeg"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;width: 176px; height: 286px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVC65e2y97XUcjoWuUiei1tx74WuhDCORFrT1MTjLF0yICOK_QO21L0uOUbWV8u6wmLtIMaHGPddB2sgSK6Y4h1HVQdHBIDetlhk5ClGUloOBYCIN4eaC48OsWnsHztuqaWlAK9X7b5A6t/s320/images.jpeg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5599937742638444418" border="0" /></a><br /><span style="color: rgb(51, 204, 255);">King ha la capacità di rendere avvincente una stori in fondo banale, di farti riconoscere in ogni personaggio di cui parla, di farti partecipare a tutti i suoi processi mentali...non ho mai visto nessuno che abbia una capacità del genere.</span><br /><span style="color: rgb(51, 204, 255);">All'interno dell'ultimo libro sopra citato, ci sono due racconti: "I langolieri" e "finestra segreta, giardino segreto", e vi consiglio vivamente di leggerli, a ancor + vi consiglio di leggere le premesse a questi due racconti che a parer mio potrebbero tranquillamente essere dei romanzi tanto sono articolati magnificamente!</span><br /><span style="color: rgb(51, 204, 255);">La mia non è una recensione, ma soltanto un invito a leggere...e a scrivere, se volete!</span><br /><span style="color: rgb(51, 204, 255);">Buona serata</span>Melinahttp://www.blogger.com/profile/04642793973466176869noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-2122829023092168677.post-87171980715838245232011-04-13T16:56:00.003+02:002011-04-13T17:03:32.304+02:00Le figure retoriche (elenco dalla A alla Z)<span style="color: rgb(51, 204, 255);">Visto che sono a lavoro ed ho rubacchiato qualche minuto da dedicare al mio amato blog, copio/incollo questo prezziosissimo elenco in ordine alfabetico delle figure retioriche più importanti, ovviamente dopo averlo letto heheheh!</span><br /><span style="color: rgb(51, 204, 255);">Sperando di essere sempre utile a qualcuno, vi saluto e vi do appuntamento alla prossima, probabilmenre lezione n 4 su come scrivere una fiaba!</span><br /><span style="color: rgb(51, 204, 255);">Ciao a tutti! ^_^</span><br /><br /><div style="text-align: center; color: rgb(255, 0, 0);"><strong>A </strong></div> <strong style="color: rgb(255, 0, 0);">Allegoria</strong><span style="color: rgb(255, 0, 0);">: procedimento retorico per cui un contenuto concettuale viene espresso attraverso un’immagine che rappresenta una realtà diversa e autonoma rispetto al contenuto stesso. (esempio: i veltro riformatore della divina commedia che sconfigge la lupa ovvero la cupidigia) </span><br /><span style="color: rgb(255, 0, 0);"> </span><strong style="color: rgb(255, 0, 0);">Antitesi</strong><span style="color: rgb(255, 0, 0);">: indica la contrapposizione di due concetti o di due pensieri (esempio: due volte nella polvere \ due volte sull’altar. Manzoni)</span><br /><span style="color: rgb(255, 0, 0);"> </span><strong style="color: rgb(255, 0, 0);">Aferesi</strong><span style="color: rgb(255, 0, 0);">: caduta di una lettera o di una sillaba a inizio di parola</span><br /><span style="color: rgb(255, 0, 0);"> </span><strong style="color: rgb(255, 0, 0);">Affabulazione</strong><span style="color: rgb(255, 0, 0);">: vedi favola</span><br /><span style="color: rgb(255, 0, 0);"> </span><strong style="color: rgb(255, 0, 0);">Anafora</strong><span style="color: rgb(255, 0, 0);">: ripetizione di una o più parole all’inizio di due o più versi</span><br /><span style="color: rgb(255, 0, 0);"> </span><strong style="color: rgb(255, 0, 0);">Apocope</strong><span style="color: rgb(255, 0, 0);">: caduta di una sillaba a fine di parola</span><br /><span style="color: rgb(255, 0, 0);"> </span><strong style="color: rgb(255, 0, 0);">Anacoluto</strong><span style="color: rgb(255, 0, 0);">: contenuto sintattico che prevede un soggetto senza verbo (esempio: un religioso che vale molto anziché si tratta \ è un religioso che vale molto )</span><br /><span style="color: rgb(255, 0, 0);"> </span><strong style="color: rgb(255, 0, 0);">Asindeto</strong><span style="color: rgb(255, 0, 0);">: sequenza di diversi aggettivi uniti dalla virgola.</span><br /><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">Asindeto aperto:</span><span style="color: rgb(255, 0, 0);"> “a”,”b”,”c”,”d”,”e”,”f”,”g” </span><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">Asindeto chiuso:</span><span style="color: rgb(255, 0, 0);"> “a”.”b”.”c”.”d”.”e”.”f “ e “g” </span><strong style="color: rgb(255, 0, 0);">Allitterazione</strong><span style="color: rgb(255, 0, 0);">: quando due parole iniziano con le stesse sillabe: (esempio e fa fuggire le fiere e li pastori(Dante)- e di me medesimo mi vergogno)</span><br /><span style="color: rgb(255, 0, 0);"> </span><strong style="color: rgb(255, 0, 0);">Assonanza</strong><span style="color: rgb(255, 0, 0);">: le parole finali dei versi hanno dopo l’accento tonico le vocali uguali ma le consonanti differenti: (esempio: io non sono come loro \ in perpetuo volo \ la vita la sfioro- ) </span><br /><span style="color: rgb(255, 0, 0);"> </span><strong style="color: rgb(255, 0, 0);">Anastrofe</strong><span style="color: rgb(255, 0, 0);">: presentare le parole di un enunciato in un ordine diverso da quello abituale 8ad un pensiero solleva \ di me più degno - invece che più degno di me-) </span><br /><span style="color: rgb(255, 0, 0);"> </span><strong style="color: rgb(255, 0, 0);">Analogia</strong><span style="color: rgb(255, 0, 0);">: similitudine senza il come “i tuoi occhi saranno una vana parola, un grido taciuto: Pavese)</span><br /><span style="color: rgb(255, 0, 0);"> </span><strong style="color: rgb(255, 0, 0);">Apostrofe</strong><span style="color: rgb(255, 0, 0);">: interrompere l’ordine espositivo per rivolgersi improvvisamente ad una persona: “Ahi serva Italia, di dolore ostello… (Dante)</span><br /><br /><div style="text-align: center; color: rgb(255, 153, 102);"><strong>B</strong></div><span style="color: rgb(255, 153, 102);"> </span><strong style="color: rgb(255, 153, 102);">Brachilogia</strong><span style="color: rgb(255, 153, 102);">: contrazione dell’espressione. Si caratterizza per la presenza dell’ellissi del verbo.</span><br /><span style="color: rgb(255, 153, 102);"> </span><strong style="color: rgb(255, 153, 102);">Bisticcio</strong><span style="color: rgb(255, 153, 102);">: esempio: pizza pazza a pezzi- ragazzi pizzi pazzi e male avvezzi</span><br /><br /><div style="text-align: center; color: rgb(255, 204, 51);"><strong>C</strong></div><span style="color: rgb(255, 204, 51);"> </span><strong style="color: rgb(255, 204, 51);">Comparazione</strong><span style="color: rgb(255, 204, 51);">: confronto immediato tra due cose, due animali, persone.</span><br /><span style="color: rgb(255, 204, 51);"> </span><strong style="color: rgb(255, 204, 51);">Climax</strong><span style="color: rgb(255, 204, 51);">: intensificare il racconto sul piano emotivo – passionale gradatamente, se ascendente. Se non lo è si fa l’esatto contrario. (da un momento più emozionante a uno meno)</span><br /><span style="color: rgb(255, 204, 51);"> </span><strong style="color: rgb(255, 204, 51);">Chiasmo</strong><span style="color: rgb(255, 204, 51);">: ripetizione con schema ABBC. La ripetizione si può effettuare anche con l’uso di sinonimi.</span><br /><span style="color: rgb(255, 204, 51);"> </span><strong style="color: rgb(255, 204, 51);">Cotesto</strong><span style="color: rgb(255, 204, 51);">: rapporto semantico che si stabilisce tra un testo e un altro dello stesso poeta e tra il poeta e gli altri del suo tempo</span><br /><span style="color: rgb(255, 204, 51);"> </span><strong style="color: rgb(255, 204, 51);">Con-testo</strong><span style="color: rgb(255, 204, 51);">: rapporto tra autore e momento storico in cui vive</span><br /><span style="color: rgb(255, 204, 51);"> </span><strong style="color: rgb(255, 204, 51);">Consonanza</strong><span style="color: rgb(255, 204, 51);">: quando le parole finali dei versi hanno dopo l’accento tonico le consonanti uguali ma l vocali diverse ( batte alla tua finestra e dice il VENTO\ per monti e per mari ho viaggiato TANTO)</span><br /><br /><div style="text-align: center; color: rgb(51, 204, 0);"><strong>D</strong></div><span style="color: rgb(51, 204, 0);"> </span><strong style="color: rgb(51, 204, 0);">Dialefe</strong><span style="color: rgb(51, 204, 0);">: distinzione dei due suoni. Quello finale da quello iniziale</span><br /><span style="color: rgb(51, 204, 0);"> </span><strong style="color: rgb(51, 204, 0);">Diastole</strong><span style="color: rgb(51, 204, 0);">: spostamento dell’accento da sinistra a destra.</span><br /><br /><div style="text-align: center; color: rgb(51, 255, 51);"><strong>E</strong></div><span style="color: rgb(51, 255, 51);"> </span><strong style="color: rgb(51, 255, 51);">Epandiplosi</strong><span style="color: rgb(51, 255, 51);">: ripetizione della stessa parola a inizio e fine frase</span><br /><span style="color: rgb(51, 255, 51);"> </span><strong style="color: rgb(51, 255, 51);">Epentesi</strong><span style="color: rgb(51, 255, 51);">: allungamento all’interno di una parola </span><br /><span style="color: rgb(51, 255, 51);"> </span><strong style="color: rgb(51, 255, 51);">Eufemismo</strong><span style="color: rgb(51, 255, 51);">: dir le cose in modo piacevole per nascondere una situazione svantaggiosa</span><br /><span style="color: rgb(51, 255, 51);"> </span><strong style="color: rgb(51, 255, 51);">Epifonema</strong><span style="color: rgb(51, 255, 51);">: sentenza espressa in modo esclamativo</span><br /><span style="color: rgb(51, 255, 51);"> </span><strong style="color: rgb(51, 255, 51);">Epifonia</strong><span style="color: rgb(51, 255, 51);">: ripetizione alla fine di due o più versi</span><br /><span style="color: rgb(51, 255, 51);"> </span><strong style="color: rgb(51, 255, 51);">Epanalessi</strong><span style="color: rgb(51, 255, 51);">: ripetizione di un termine a fine frase che si ritrova all’inizio della successiva</span><br /><span style="color: rgb(51, 255, 51);"> </span><strong style="color: rgb(51, 255, 51);">Enallage</strong><span style="color: rgb(51, 255, 51);">: aggettivo con valore avverbiale</span><br /><span style="color: rgb(51, 255, 51);"> </span><strong style="color: rgb(51, 255, 51);">Ellissi</strong><span style="color: rgb(51, 255, 51);">: quando vengono sottintesi alcuni elementi della frase</span><br /><span style="color: rgb(51, 255, 51);"> </span><strong style="color: rgb(51, 255, 51);">Enumerazione</strong><span style="color: rgb(51, 255, 51);">: accostamento di una serie di termini della stessa categoria (fior, frondi, herbe, mbre, antri, onde, avri soavi) </span><br /><span style="color: rgb(51, 255, 51);"> </span><br /><span style="color: rgb(51, 255, 255);"> </span><div style="text-align: center; color: rgb(51, 255, 255);"><strong>F</strong></div><span style="color: rgb(51, 255, 255);"> </span><strong style="color: rgb(51, 255, 255);">Favola</strong><span style="color: rgb(51, 255, 255);">: sistema narrativo, racconto (generico); in greco mùtos: modo di raccontare dando alle cose un valore reale</span><br /><br /><div style="text-align: center; color: rgb(51, 204, 255);"><strong>I </strong></div><span style="color: rgb(51, 204, 255);"> </span><strong style="color: rgb(51, 204, 255);">Ipotiposi</strong><span style="color: rgb(51, 204, 255);">: descrizione varia e efficace , ricca di colori e suoni</span><br /><span style="color: rgb(51, 204, 255);"> Iterazione: ripetizione di discorsi, parole, costrutti</span><br /><span style="color: rgb(51, 204, 255);"> </span><strong style="color: rgb(51, 204, 255);">Ironia</strong><span style="color: rgb(51, 204, 255);">: particolare modo di esprimersi che conferisce alle parole un significato contrario (antifrasi) o diverso da quello letterale con intento critico e derisorio.</span><br /><span style="color: rgb(51, 204, 255);"> Dissimulazione in cui la figura autoriale vuole cogliere e significare idee morali, sociali, etiche e spirituali non facilmente comprensibili dai destinatari o dall’interlocutore all’interno dell’affabulazione.egli sa che i destinatari no sanno e gli fa capire che devono sapere. </span><br /><span style="color: rgb(51, 204, 255);"> </span><strong style="color: rgb(51, 204, 255);">Iperbole</strong><span style="color: rgb(51, 204, 255);">: esagerazione “ti mando mille baci” (Catullo)</span><br /><span style="color: rgb(51, 204, 255);"> </span><strong style="color: rgb(51, 204, 255);">Idiotismo</strong><span style="color: rgb(51, 204, 255);">: espressione dialettale riportata in lingua dotta</span><br /><span style="color: rgb(51, 204, 255);"> </span><strong style="color: rgb(51, 204, 255);">Ipotassi</strong><span style="color: rgb(51, 204, 255);">: proposizione principale che regge diverse subordinate </span><br /><span style="color: rgb(51, 204, 255);"> </span><strong style="color: rgb(51, 204, 255);">Iperbato</strong><span style="color: rgb(51, 204, 255);">: inversione di posizione “della città la bellezza”</span><br /><span style="color: rgb(51, 204, 255);"> </span><strong style="color: rgb(51, 204, 255);">Inarcatura</strong><span style="color: rgb(51, 204, 255);">: frase iniziata in un verso che si conclude in quello successivo.</span><br /><span style="color: rgb(51, 204, 255);"> </span><strong style="color: rgb(51, 204, 255);">Intensione</strong><span style="color: rgb(51, 204, 255);">: qualità concettuale che rende la comunicazione più o meno intensa per chi ascolta.</span><br /><span style="color: rgb(51, 204, 255);"> </span><br /><div style="text-align: center; color: rgb(0, 204, 204);"><strong>L</strong></div><span style="color: rgb(0, 204, 204);"> </span><strong style="color: rgb(0, 204, 204);">Litote</strong><span style="color: rgb(0, 204, 204);">: dare rilievo ad una non qualità negando l’idea contraria</span><br /><span style="color: rgb(0, 204, 204);"> </span><strong style="color: rgb(0, 204, 204);">Litote mascherata</strong><span style="color: rgb(0, 204, 204);">: non si definiscono con il non ma il non è nascosto : intero: non maculato </span><br /><span style="color: rgb(0, 204, 204);"> </span><br /><span style="color: rgb(51, 102, 255);"> </span><div style="text-align: center; color: rgb(51, 102, 255);"><strong>M</strong></div><span style="color: rgb(51, 102, 255);"> </span><strong style="color: rgb(51, 102, 255);">Metonimia</strong><span style="color: rgb(51, 102, 255);">: esprime un rapporto di qualità</span><br /><span style="color: rgb(51, 102, 255);"> Causa per effetto: morì per duello</span><br /><span style="color: rgb(51, 102, 255);"> Effetto per causa: vivere col sudor della fronte</span><br /><span style="color: rgb(51, 102, 255);"> Contenente per contenuto: bere un bicchiere</span><br /><span style="color: rgb(51, 102, 255);"> Contenuto per contenente: gli ho inviato un sms</span><br /><span style="color: rgb(51, 102, 255);"> Astratto per concreto: sfuggì alla polizia</span><br /><span style="color: rgb(51, 102, 255);"> Concreto per astratto: sei un tuono</span><br /><span style="color: rgb(51, 102, 255);"> Strumento per chi lo adopera: è un’ottima penna</span><br /><span style="color: rgb(51, 102, 255);"> L’epoca per le persone che vi appartengono : il Novecento</span><br /><span style="color: rgb(51, 102, 255);"> L’autore per l’opera: un Botticelli</span><br /><span style="color: rgb(51, 102, 255);"> Il nome di una persona per le qualità che la contraddistinguono: è un Woytila</span><br /><span style="color: rgb(51, 102, 255);"> </span><strong style="color: rgb(51, 102, 255);">Metafora</strong><span style="color: rgb(51, 102, 255);">: sostituire una parla con un’altra </span><br /><br /><div style="text-align: center; color: rgb(102, 102, 204);"><strong>O</strong></div><span style="color: rgb(102, 102, 204);"> </span><strong style="color: rgb(102, 102, 204);">Ossimoro</strong><span style="color: rgb(102, 102, 204);">: unione di due termini antitetici</span><br /><span style="color: rgb(102, 102, 204);"> </span><strong style="color: rgb(102, 102, 204);">Onomatopea</strong><span style="color: rgb(102, 102, 204);">: imitazione di un suono della natura o del suono di un oggetto</span><br /><span style="color: rgb(102, 102, 204);"> </span><strong style="color: rgb(102, 102, 204);">Omoteleuto</strong><span style="color: rgb(102, 102, 204);">: quando due o più parole hanno la sillaba finale uguale </span><br /><span style="color: rgb(102, 102, 204);"> </span><br /><div style="text-align: center; color: rgb(204, 204, 255);"><strong>P</strong></div><span style="color: rgb(204, 204, 255);"> </span><strong style="color: rgb(204, 204, 255);">Protesi</strong><span style="color: rgb(204, 204, 255);">: aggiunta di un infisso </span><br /><span style="color: rgb(204, 204, 255);"> </span><strong style="color: rgb(204, 204, 255);">Paragoge</strong><span style="color: rgb(204, 204, 255);">:allungamento a fine parola</span><br /><span style="color: rgb(204, 204, 255);"> </span><strong style="color: rgb(204, 204, 255);">Perifrasi</strong><span style="color: rgb(204, 204, 255);">: giro di parole che tende a esprimere qualcosa</span><br /><span style="color: rgb(204, 204, 255);"> </span><strong style="color: rgb(204, 204, 255);">Preterizione</strong><span style="color: rgb(204, 204, 255);">: affermare di non dire qualcosa che poi viene descritta</span><br /><span style="color: rgb(204, 204, 255);"> </span><strong style="color: rgb(204, 204, 255);">Polisindeto</strong><span style="color: rgb(204, 204, 255);">: sequenza di diversi aggettivi o sostantivi untiti da numerose congiunzioni</span><br /><span style="color: rgb(204, 204, 255);"> </span><strong style="color: rgb(204, 204, 255);">Polisindeto aperto</strong><span style="color: rgb(204, 204, 255);">: x e y e p e t e v e z </span><br /><span style="color: rgb(204, 204, 255);"> </span><strong style="color: rgb(204, 204, 255);">Polisindeto chiuso</strong><span style="color: rgb(204, 204, 255);">: x e r e t e p e v , v</span><br /><span style="color: rgb(204, 204, 255);"> </span><strong style="color: rgb(204, 204, 255);">Paratassi</strong><span style="color: rgb(204, 204, 255);">: proposizioni principali legate o per asindeto o per polisindeto</span><br /><span style="color: rgb(204, 204, 255);"> </span><strong style="color: rgb(204, 204, 255);">Pleonasmo</strong><span style="color: rgb(204, 204, 255);">: uso superfluo di qualcosa “ a me mi…”</span><br /><span style="color: rgb(204, 204, 255);"> </span><strong style="color: rgb(204, 204, 255);">Paronomasia</strong><span style="color: rgb(204, 204, 255);">: accostamento di due parole di suono simile ma con significato diverso.</span><br /><span style="color: rgb(204, 204, 255);"> </span><strong style="color: rgb(204, 204, 255);">Poliptoto</strong><span style="color: rgb(204, 204, 255);">: un vocabolo ripreso a breve distanza con funzioni morfo-sintattiche diverse: genere, numero, tempo, persona de verbo</span><br /><span style="color: rgb(204, 204, 255);"> </span><strong style="color: rgb(204, 204, 255);">Prosopea</strong><span style="color: rgb(204, 204, 255);">: cose anomale, astratte</span><br /><br /><div style="text-align: center; color: rgb(255, 153, 255);"><strong>R</strong></div><span style="color: rgb(255, 153, 255);"> </span><strong style="color: rgb(255, 153, 255);">Reticenza</strong><span style="color: rgb(255, 153, 255);">: non dire qualcosa che sarebbe bene dire </span><br /><span style="color: rgb(255, 153, 255);"> </span><strong style="color: rgb(255, 153, 255);">Ripetizione</strong><span style="color: rgb(255, 153, 255);">: esempio: viene subito subito </span><br /><span style="color: rgb(255, 153, 255);"> </span><strong style="color: rgb(255, 153, 255);">Rafforzamento</strong><span style="color: rgb(255, 153, 255);">: insieme di due o più aggettivi che consolidano il significato del sostantivo a cui si riferiscono (Vieni subito e presto: deittici diversi foneticamente ma simili nel significato)</span><br /><br /><div style="text-align: center; color: rgb(204, 51, 204);"><strong>S</strong></div><span style="color: rgb(204, 51, 204);"> </span><strong style="color: rgb(204, 51, 204);">Sinestesia</strong><span style="color: rgb(204, 51, 204);">: contrapposizione tra due sensazioni diverse.</span><br /><span style="color: rgb(204, 51, 204);"> </span><strong style="color: rgb(204, 51, 204);">Similitudine</strong><span style="color: rgb(204, 51, 204);">: figura retorica composta da”cosi…come” che esprime un rapporto di uguaglianza. </span><br /><span style="color: rgb(204, 51, 204);"> </span><strong style="color: rgb(204, 51, 204);">Sarcasmo</strong><span style="color: rgb(204, 51, 204);">: esprimere in modo aspro o brutale un giudizio sociale, morale, etico, spirituale contro qualcuno o qualcosa</span><br /><span style="color: rgb(204, 51, 204);"> </span><strong style="color: rgb(204, 51, 204);">Sineddoche</strong><span style="color: rgb(204, 51, 204);">: esprime un rapporto di quantità. </span><br /><span style="color: rgb(204, 51, 204);"> la parte per il tutto: un asso del pedale </span><br /><span style="color: rgb(204, 51, 204);"> il tutto per la parte: un cappotto di visone</span><br /><span style="color: rgb(204, 51, 204);"> il singolare per il plurale: sensibilità dell’uomo</span><br /><span style="color: rgb(204, 51, 204);"> il plurale per il singolare: sensibilità degli uomini</span><br /><span style="color: rgb(204, 51, 204);"> sincope: caduta di una sillaba all’interno di parola</span><br /><span style="color: rgb(204, 51, 204);"> sillessi: concordanza assentio di verbo e soggetto (la maggiorparte delle donne chiesero---anziché chiese)</span><br /><span style="color: rgb(204, 51, 204);"> </span><strong style="color: rgb(204, 51, 204);">Sinalefe</strong><span style="color: rgb(204, 51, 204);">: prevede la fusione della vocale finale di una parola con la vocale iniziale della successiva)</span><br /><span style="color: rgb(204, 51, 204);"> </span><strong style="color: rgb(204, 51, 204);">Sineresi</strong><span style="color: rgb(204, 51, 204);">: quando si fondono due o più vocali all’interno di una parola</span><br /><span style="color: rgb(204, 51, 204);"> sistole: spostamento da destra a sinistra dell’accento, dalla penultima alla terzultima sillaba per esempio</span><br /><span style="color: rgb(204, 51, 204);"> </span><strong style="color: rgb(204, 51, 204);">Simbolo</strong><span style="color: rgb(204, 51, 204);">: oggetto concreto chiamato a rapporto delle sue qualità leone per coraggio</span><br /><span style="color: rgb(204, 51, 204);"> </span><br /><div style="text-align: center; color: rgb(153, 51, 153);"><strong>T</strong></div><span style="color: rgb(153, 51, 153);"> </span><strong style="color: rgb(153, 51, 153);">Tmesi</strong><span style="color: rgb(153, 51, 153);">: taglio di una parola per andare a capo</span><br /><br /><div style="text-align:center"><strong>Z</strong></div> <strong>Zeugma</strong>: verbo che regge più complementi che dovrebbero essere da altri o quando una principale regge delle subordinate che avrebbero bisogno di essere rette da altri.<br />Parlare e lagrimar vedrai insieme (dante)Melinahttp://www.blogger.com/profile/04642793973466176869noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2122829023092168677.post-270889650507289232011-03-31T10:21:00.002+02:002011-03-31T10:22:22.468+02:00Lettera alla mia creatura n°4<span style="color: rgb(255, 102, 0); font-weight: bold;">Non sai da quanto mi manchi...</span><br /><span style="color: rgb(255, 102, 0); font-weight: bold;">Ho tanta voglia di scrivere di Te, di comunicare con Te mente nella mente, ma la scuola, lo studio, il lavoro, gli impegni e la mia stupenda vita amorosa con Marco me lo impediscono...</span><span style="color: rgb(255, 102, 0); font-weight: bold;"> </span><span style="color: rgb(255, 102, 0); font-weight: bold;">Ciò non toglie che una piccola parte di me soffre profondamente nel non poterTi parlare, nel non potermi </span><span style="color: rgb(255, 102, 0); font-weight: bold;">dedicare a Te e alla Tua vita come vorrei!</span><span style="color: rgb(255, 102, 0); font-weight: bold;"> </span><span style="color: rgb(255, 102, 0); font-weight: bold;">Ti amo di un amore che non è quello che si prova verso un uomo, perchè quell'amore è riservato a Marco, e non Ti amo neanche come si ama un figlio oppure un fratello...Ti amo piuttosto come si ama dolcemente se stessi, o forse neanche riesco a rendere l'idea.</span><span style="color: rgb(255, 102, 0); font-weight: bold;"> </span><span style="color: rgb(255, 102, 0); font-weight: bold;">Marco viene prima </span><span style="color: rgb(255, 102, 0); font-weight: bold;">di tutto, ma subito dopo vieni Tu e il Tuo/Nostro mondo, un mondo che ho condiviso molto con Marco e un pò col mio secolare amico Francesco, ma nessuno sa cosa mi lega a Te perchè forse non lo so nemmeno io.</span><span style="color: rgb(255, 102, 0); font-weight: bold;"> </span><span style="color: rgb(255, 102, 0); font-weight: bold;">Ci sei sempre stato...specie nei momenti peggiori e in quelli migliori, e anche quando non scrivo di Te c'è una parte di me che a Te è sempre rivolta!</span><span style="color: rgb(255, 102, 0); font-weight: bold;"> </span><span style="color: rgb(255, 102, 0); font-weight: bold;">Marco mi ha raccontato che una sua collega di lavoro è stata lasciata dal fidanzato scrittore che per pubblicare il suo romanzo si è trasferito in Francia. Io subito gli ho detto che MAI potrei separarmi da lui, ma è anche vero che se non fosse nato questo grande amore </span><a style="color: rgb(255, 102, 0); font-weight: bold;" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieVtSZOirli6D84QaDNWmE-l28JAxioWlnynjJA8P0GzgS-7vxapm3cNfzx9qSwL2-fCdfC8h81FhmOWMBjk1iH2ZMlSueBToeGNC-MHoHhPuc3uHNfZuOuShro8d-6qmJ37rPWzEYtduB/s1600/images.jpg"><img style="float: right; margin: 0pt 0pt 10px 10px; cursor: pointer; width: 370px; height: 136px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieVtSZOirli6D84QaDNWmE-l28JAxioWlnynjJA8P0GzgS-7vxapm3cNfzx9qSwL2-fCdfC8h81FhmOWMBjk1iH2ZMlSueBToeGNC-MHoHhPuc3uHNfZuOuShro8d-6qmJ37rPWzEYtduB/s400/images.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5590155104858204290" border="0" /></a><span style="color: rgb(255, 102, 0); font-weight: bold;">fra me e Marco, che ormai dentro di me è mio marito, io per perseguire il mio sogno e farTi vivere in quanche modo nella mente dei lettori, avrei fatto qualunque follia (a parte vendere il mio corpo ^_^ ho troppi valori per farlo heheheh).</span><br /><span style="color: rgb(255, 102, 0); font-weight: bold;">Tu sei Me, quella parte oscura di me che vive nell'etere, qualla parte ancestrale e problematica che mi completa, non come si completano due innamorati, ma come si completa un corpo a sè...</span><span style="color: rgb(255, 102, 0); font-weight: bold;"> </span><span style="color: rgb(255, 102, 0); font-weight: bold;">Sarò costretta a trascurarTi molto di più in questi mesi, perchè sto raggiungendo dei traguardi che fino a pochi mesi fa mi apparivano irragiungibili e che adesso richiedono tutto il mio impegno e la mia dedizione, ma sta pur certo che non Ti abbandonerò mai e che le mie vittorie si trasformeranno nelle Tue vittorie raccontate a modo mio.</span><br /><span style="color: rgb(255, 102, 0); font-weight: bold;">A presto...</span>Melinahttp://www.blogger.com/profile/04642793973466176869noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2122829023092168677.post-89049759076053495932011-03-26T12:31:00.003+01:002011-03-26T12:53:25.038+01:00Come scrivere una Fiaba LEZIONE N°2<span style="color: rgb(51, 204, 255);">Oggi mi piacerebbe partire direttamente del nocciolo di questo post fornendovi un importante schemino che potrà certamente esservi d'aiuto qualora voleste cimentarvi nella scrittura di una fiaba!</span><br /><br /><span style="font-weight: bold; color: rgb(204, 51, 204);">SCHEMA STRUTTURALE DELLA FIABA CLASSICA</span><br /><span style="color: rgb(204, 51, 204);">Tipicamente, le fiabe classiche si articolano in 3 semplici fasi:</span><br /><span style="font-weight: bold; color: rgb(204, 51, 204);">1. <span style="color: rgb(204, 51, 204);">INIZIO</span></span><br /><span style="font-weight: bold; color: rgb(204, 51, 204);">2. CRISI</span><br /><span style="font-weight: bold; color: rgb(204, 51, 204);">3. SOLUZIONE</span><br /><br /><span style="color: rgb(204, 51, 204);">(accennando al post precedente, è proprio in questo schema che ritrovate il senso che secondo me hanno le fiabe, ovvero risolvere i problemi, o per meglio dire l'allenamento a risolverli!)</span><br /><br /><span style="color: rgb(204, 51, 204);">Ampliamo adesso i tre punti che vi ho fornito:</span><br /><span style="color: rgb(204, 51, 204);">1. Le fiabe, iniziano con la presentazione di una determinata situazione che spesso già contiene elementi di "criticità" che di lì a poco si manifesteranno pienamente come ad esempio:</span><br /><span style="font-style: italic; color: rgb(204, 51, 204);">"C'era una volta un povero contadino con tre figli..."<br /></span><span style="color: rgb(204, 51, 204);">Questa brevissima frase ci fa già capire che il contadino è povero e che quindi, molto probabilmente, i suoi figli andranno alla ricerca di ricchezza;</span><br /><span style="color: rgb(204, 51, 204);">oppure:</span><br /><span style="font-style: italic; color: rgb(204, 51, 204);">"C'era una volta una bellissima principessa" </span><br /><span style="color: rgb(204, 51, 204);">E da qui scommettiamo che la principessa sarà in pericolo o forse alla ricerca di un principe adatto a lei!</span><br /><span style="font-weight: bold; color: rgb(204, 51, 204);">La situazione d'inizio, quindi, ha una funzione introduttiva, </span><span style="color: rgb(204, 51, 204);">serve per la presentazione dei vostri personaggi e dei loro possibili problemi.</span><br /><br /><span style="color: rgb(204, 51, 204);">2. </span><span style="font-weight: bold; color: rgb(204, 51, 204);">Nella seconda fase si delinea il problema</span><span style="color: rgb(204, 51, 204);"> che costituisce il NUCLEO vero e proprio della fiaba. Diviene chiaro in questa fase chi è il protagonista e qual è la difficoltà che si trova a dovetr superare.</span><br /><br /><span style="color: rgb(204, 51, 204);">3. La terza fase, porta alla tipica conclusione, cioè alla </span><span style="font-weight: bold; color: rgb(204, 51, 204);">soluzione del problema</span><span style="color: rgb(204, 51, 204);"> e al tanto amato: </span><span style="font-style: italic; color: rgb(204, 51, 204);">"vissero tutti felici e contenti."</span><br /><span style="font-style: italic; font-weight: bold; color: rgb(204, 51, 204);"></span><br /><span style="color: rgb(51, 204, 255);">Per adesso concludo questa breve lezione e vi faccio sempre i migliori auguri per quello che andrete a scrivere, anticipandovi che la LEZIONE N°3 si baserà sugli Alleati e sui Nemici dei protagonista!<br />A presto!<br /></span>Melinahttp://www.blogger.com/profile/04642793973466176869noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2122829023092168677.post-49922202360755623582011-03-19T20:06:00.003+01:002011-03-26T12:55:04.947+01:00Come scrivere (o raccontare) una Fiaba LEZIONE N°1<span style="color: rgb(102, 0, 204);">Miei cari lettori, oggi ho deciso di dedicare un pò di spazio alle fiabe.</span><br /><span style="color: rgb(102, 0, 204);">Scriverò qualche post per voi, affinchè chi lo desidera possa ricevere degli utilissimi consigli su come raccontare e scrivere una fiaba, su che cos'è una fiaba e perchè raccontarla.</span><br /><span style="color: rgb(102, 0, 204);">Sperando di esservi utile, mi metto subito a lavoro!</span><br /><br /><span style="color: rgb(51, 153, 153);">L'origine delle Fiabe si perde nella notte dei tempi. Dovete sapere che prima dell'introduzione della scrittura, l'intero patrimonio culturale di un popolo veniva tramandato soltanto per via orale. I vecchi dei villaggi trasmettevano ai più giovani non solo la loro saggezza e la loro esperienza, ma anche quel complesso culturale fatto di credenze religiose, di pratiche rituali e di interpretazioni del mondo che era stato lentamente elaborato nei secoli precedenti.</span><br /><span style="color: rgb(51, 153, 153);">La fiaba trovava il suo posto all'interno di questa trasmissione del patrimonio culturale ed era rivolta a tutti: grandi e piccini. Al tempo dei villaggi, il popolo intero si raccoglieva intorno ai Vecchi, che davano inizio alle narrazioni, e questa sorta di rituale costituiva il cuore della vita intellettuale e spirituale della tribù.</span><br /><span style="color: rgb(51, 153, 153);">In seguito le fabulazioni continuarono attraverso la scrittura che col passare dei secoli divenne una nobile forma di attività prettamente per adulti, fino a quando l'eccessivo razionalismo che ha caratterizzato il periodo storico dei "lumi" fece sì che la fraba decadesse a fauto passatempo per vecchi e bambini: troppo giovani o troppo anziani per pensare...</span><br /><br /><span style="color: rgb(204, 102, 0); font-weight: bold;">CAPACITà DELLA FIABA: RISOLVERE I PROBLEMI</span><br /><span style="color: rgb(51, 153, 153);">è bene non dimenticare mai che le fiabe presentano sempre un </span> <span style="font-weight: bold; color: rgb(51, 153, 153);">problema.<br /></span><span style="color: rgb(51, 153, 153);">Nella fiaba per definizione tutto finisce bene, ma non tutto va sempre bene. è tipico delle fiabe presentare una sit</span><span style="font-style: italic; color: rgb(51, 153, 153);"><span style="font-weight: bold;"></span></span><span style="color: rgb(51, 153, 153);">uazione che, felice o meno, funge solo da introduzione al dramma in cui presto si troverà immerso il protagonista:</span><br /><span style="color: rgb(51, 153, 153);">- I principi devono sempre compiere imprese impossibili;</span><br /><span style="color: rgb(51, 153, 153);">- le principesse sono sempre vittime indifese da salvare;</span><br /><span style="color: rgb(51, 153, 153);">- i bambini ingenui prede di streghe e orchi.</span><br /><span style="color: rgb(51, 153, 153);">E la fiaba condurrà il protagonista (e quindi il lettore, presumibilmente bambino) fuori dal dramma e cioè </span><span style="font-weight: bold; color: rgb(51, 153, 153);">fuori dal problema</span><span style="color: rgb(51, 153, 153);">.</span><br /><span style="color: rgb(51, 153, 153);">Il VALORE DELLA FIABA risiede proprio in questo: nella sua capacità di presentare in termini immaginari, quindi facilmente comprensibili ad un bambino, una situazione grammatica di grave conflitto, di possibile tragedia, e nell'indicarne la via d'uscita. </span><br /><span style="font-weight: bold; color: rgb(51, 153, 153);">Quandi la fiaba presenta il problema e la soluzione del problema.<br /></span><span style="color: rgb(51, 153, 153);">Le fiabe parlano al bambino (soprattutto) dei problemi con cui ha quotidianamente a che fare: abbandono, disamore, solitudine, paura. E nelle fiabe, i bambini VINCONO!</span><br /><span style="color: rgb(51, 153, 153);">I bambini vincono contro tutte le figure minacciose molto più potenti di loro attraverso i protagonisti delle fiabe, e le fiabe sono quindi per loro una vooce di speranza.</span><br /><span style="font-style: italic; color: rgb(51, 153, 153);">Attraverso le vicende dei protagonisti, infatti, le fiabe preannunciano le future tappe dell'esistenz</span><span style="font-weight: bold; color: rgb(51, 153, 153);"><span style="font-style: italic;"><span style="font-weight: bold;"></span></span></span><span style="font-style: italic; color: rgb(51, 153, 153);">a</span><span style="font-style: italic;"><span style="color: rgb(51, 153, 153);">, con le difficoltà che si potranno presentare e le maniere in cui superarle. In questo senso, le fiabe sono un corso completo di formazione di vita.</span><br /><br /></span><span style="color: rgb(102, 0, 204);">Personalmente adoro le fiabe, ormai non ne leggo quasi mai perchè sono quasi sempre impegnata a leggere romanzi di King, a scrivere e studiare, e anche a lavorare, però le fiabe mi hanno accompagnata fin dalla più tenera età e consiglio a tutti i miei lettori di immergersi nella lettura di qualche brano piacevole come questo, per distaccarsi dalla realtà e tornare ad essere un pò bambini.</span><br /><span style="color: rgb(102, 0, 204);">Il mio babbo, e colgo anche l'occasione di fargli tantissimi auguri perchè oggi è la festa del papà, mi raccontava una fiaba ogni sera per farmi addormentare: Giovannino senza paura, Fragolina e Ciliegina, storie di fantasmi, di mostri, di fate...forse è grazie a lui che un giorno sarò una scrittrice, è grazie a lui che ho sviluppato la mia fervida fantasia e sono quella che sono: una sognatrice sognante!</span><br /><span style="color: rgb(102, 0, 204);">Tutti abbiamo diritto di sognare e non c'è età per vivere, inventare, raccontare ed ascolare fiabe perchè noi stessi siamo senza età!</span><span style="font-style: italic;"><span style="font-style: italic;"><br /><br /></span></span><div style="text-align: center;"><span style="font-style: italic; color: rgb(204, 51, 204);"><span style="font-style: italic;">LE FIABE DICONO PIù CHE LA VERITà. E NON PERCHè RACCONTANO CHE I DRAGHI ESISTONO, MA PERCHè AFFERMANO CHE SI POSSONO SCONFIGGERE. (Gilbert Keith Chesterton)</span></span><br /><span style="font-style: italic;"><span style="font-style: italic;"></span></span></div><span style="font-weight: bold;"></span>Melinahttp://www.blogger.com/profile/04642793973466176869noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2122829023092168677.post-80230160199240493412011-03-14T17:18:00.002+01:002011-03-14T17:42:22.143+01:00La SINOSSI di un'opera<span style="color: rgb(51, 204, 0);">Ma che cos'è la sinossi di un'opera letteraria?</span><br /><br /><span style="color: rgb(51, 204, 0);" class="testo">Prima di tutto, diamone una <b>definizione:</b><br />La Sinossi è il <i>riassunto minimo dell’intera storia</i>, e costituisce uno <i>strumento per la valutazione delle opere</i>. Il termine deriva dal greco: [syn] significa “con”, “insieme” e [òpsis] significa “occhio” e “vista”.<br />Quindi, la sinossi è lo strumento che consente di avere una “visione completa" dell’opera, nella quale bisogna assolutamente riportare gli elementi concreti della storia e non bisogna confonderla con la "quarta di copertina".<br />In genere, la sinossi viene scritta dopo la stesura dell’opera.<br /><br />E quanto deve essere <span style="font-weight: bold;">lunga </span>questa sinossi?<br /><br />Non ci sono parametri fissi che definiscano la lunghezza minima e massima di una sinossi poichè vari editori adottano criteri diversi. Bisogna soltanto tenere presente che si deve trattare di un <i>riassunto minimo</i>, ovvero dell’unità che contenga <i>nel minor spazio possibile</i> informazioni sufficienti per comprendere l’andamento della storia dall’inizio, attraverso lo svolgimento, fino alla conclusione.<br />Generalmente però, molte case editrici desiderano che le sinossi non superino le<span style="font-weight: bold;"> 2 cartelle</span> (per quanto riguarda i romanzi); se invece vogliano che sia + breve o + lunga, saranno loro stesse a specificarlo!<br /><br />Quali devono essere i <span style="font-weight: bold;">contenuti </span>della sinossi?<br /><br />La sinossi deve contenere elementi sufficienti a ricostruire l’andamento dell’<i>intera</i> storia.<br />Deve quindi fornire informazioni su incipit, svolgimento e conclusione.<br />È ovviamente impossibile fornire in 2 cartelle <i>tutti</i> gli elementi presenti in un romanzo, però bisogna inserire i più importanti, i nodi, gli intrecci.<br />Ricordate che <b>la sinossi non deve assolutamente contenere valutazioni di merito sull’opera, né affermazioni critiche</b> poichè la vostra non è una recensione dell'opera, bensì il riassunto della <i>storia</i> dell’opera.<br />Si possono inserire indicazioni sul <i>discorso</i> esclusivamente nel momento in cui questo abbia caratteristiche tanto importanti da risultare <i>determinanti</i> per l’opera.</span><br /><span style="color: rgb(51, 204, 0);" class="testo"><br /></span><span style="color: rgb(51, 204, 0);">Qual è, infine, lo </span><span style="font-weight: bold; color: rgb(51, 204, 0);">scopo </span><span style="color: rgb(51, 204, 0);">della sinossi?</span><br /><br /><span style="color: rgb(51, 204, 0);" class="testo">La sinossi ha lo scopo di <i>fornire informazioni tali da offrire una visione d’insieme</i> dell’opera a qualcuno <i>che non la conosce</i> e ripeto che non bisogna confonderla con la quarta di copertina.<br />La sinossi è uno strumento che serve agli editori per operare una <i>prima scrematura</i> sulla gran quantità di opere che valutano. Di conseguenza la sinossi deve mirare unicamente a essere <b>chiara</b>. </span><br /><br /><span style="color: rgb(51, 204, 0);">Sperando di esservi stata utile, ammetto di essermi documentata su internet prima di scrivere questo post perchè per quanto si parli spesso di sinossi, sono veramente in pochi a conoscere le chicche che ho trovato e adattato qui per voi ^_^</span>Melinahttp://www.blogger.com/profile/04642793973466176869noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2122829023092168677.post-58120550823214885652011-02-21T12:05:00.001+01:002011-02-21T12:05:44.360+01:00<em><span style="color: rgb(51, 102, 255);">[...] Uno scrittore privo di talento non può evolvere uno stile letterario di qualche merito. [...] Non credo che si possa insegnare a scrivere a chi già non possiede talento letterario. Solo in quest'ultimo caso un giovane autore può essere aiutato a trovare se stesso, a liberare il proprio linguaggio dai cliché, a eliminare le goffaggini, ad abituarsi a cercare con risoluta pazienza la parola giusta, la sola che potrà trasmettere con la massima precisione l'esatta sfumatura e intensità del suo pensiero.</span><br /> </em><span style="color: rgb(204, 0, 0);">(V. Nabokov, </span><em style="color: rgb(204, 0, 0);">Lezioni di letteratura</em><span style="color: rgb(204, 0, 0);">) </span>Melinahttp://www.blogger.com/profile/04642793973466176869noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-2122829023092168677.post-5469889497850479252011-01-21T13:49:00.002+01:002011-01-21T13:50:03.352+01:00Aforisma per i miei amici lettori...<div style="text-align: center; font-weight: bold; color: rgb(153, 0, 0);">Tutti i dilettanti scrivono volentieri. Perciò alcuni di loro scrivono così bene.<br />(Friedrich Durrenmatt)</div>Melinahttp://www.blogger.com/profile/04642793973466176869noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2122829023092168677.post-2283657424819075682011-01-21T13:48:00.001+01:002011-01-21T13:48:29.546+01:00<div style="text-align: center; color: rgb(204, 0, 0); font-weight: bold;">I veri scrittori incontrano i loro personaggi solo dopo averli creati.<br />(Elias Canetti)</div>Melinahttp://www.blogger.com/profile/04642793973466176869noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2122829023092168677.post-31320178258360107282011-01-18T18:07:00.002+01:002011-01-18T18:17:12.650+01:00Per introdurre il discorso diretto<!--[if gte mso 9]><xml> <w:worddocument> <w:view>Normal</w:View> <w:zoom>0</w:Zoom> <w:trackmoves/> <w:trackformatting/> <w:hyphenationzone>14</w:HyphenationZone> <w:punctuationkerning/> <w:validateagainstschemas/> <w:saveifxmlinvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid> <w:ignoremixedcontent>false</w:IgnoreMixedContent> <w:alwaysshowplaceholdertext>false</w:AlwaysShowPlaceholderText> <w:donotpromoteqf/> <w:lidthemeother>IT</w:LidThemeOther> <w:lidthemeasian>X-NONE</w:LidThemeAsian> <w:lidthemecomplexscript>X-NONE</w:LidThemeComplexScript> <w:compatibility> <w:breakwrappedtables/> <w:snaptogridincell/> <w:wraptextwithpunct/> <w:useasianbreakrules/> <w:dontgrowautofit/> <w:splitpgbreakandparamark/> <w:dontvertaligncellwithsp/> <w:dontbreakconstrainedforcedtables/> <w:dontvertalignintxbx/> <w:word11kerningpairs/> <w:cachedcolbalance/> </w:Compatibility> <w:browserlevel>MicrosoftInternetExplorer4</w:BrowserLevel> <m:mathpr> <m:mathfont val="Cambria Math"> <m:brkbin val="before"> <m:brkbinsub val="--"> <m:smallfrac val="off"> <m:dispdef/> <m:lmargin val="0"> <m:rmargin val="0"> <m:defjc val="centerGroup"> <m:wrapindent val="1440"> <m:intlim val="subSup"> <m:narylim val="undOvr"> </m:mathPr></w:WordDocument> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml> <w:latentstyles deflockedstate="false" defunhidewhenused="true" defsemihidden="true" defqformat="false" defpriority="99" latentstylecount="267"> <w:lsdexception locked="false" priority="0" semihidden="false" unhidewhenused="false" qformat="true" name="Normal"> <w:lsdexception locked="false" priority="9" semihidden="false" unhidewhenused="false" qformat="true" name="heading 1"> <w:lsdexception locked="false" priority="9" qformat="true" name="heading 2"> <w:lsdexception locked="false" priority="9" qformat="true" name="heading 3"> <w:lsdexception locked="false" priority="9" qformat="true" name="heading 4"> <w:lsdexception locked="false" priority="9" qformat="true" name="heading 5"> <w:lsdexception locked="false" priority="9" qformat="true" name="heading 6"> <w:lsdexception locked="false" priority="9" qformat="true" name="heading 7"> <w:lsdexception locked="false" priority="9" qformat="true" name="heading 8"> <w:lsdexception locked="false" priority="9" qformat="true" name="heading 9"> <w:lsdexception locked="false" priority="39" name="toc 1"> <w:lsdexception locked="false" priority="39" name="toc 2"> <w:lsdexception locked="false" priority="39" name="toc 3"> <w:lsdexception locked="false" priority="39" name="toc 4"> <w:lsdexception locked="false" priority="39" name="toc 5"> <w:lsdexception locked="false" priority="39" name="toc 6"> <w:lsdexception locked="false" priority="39" name="toc 7"> <w:lsdexception locked="false" priority="39" name="toc 8"> <w:lsdexception locked="false" priority="39" name="toc 9"> <w:lsdexception locked="false" priority="0" name="footer"> <w:lsdexception locked="false" priority="35" qformat="true" name="caption"> <w:lsdexception locked="false" priority="0" name="page number"> <w:lsdexception locked="false" priority="10" semihidden="false" unhidewhenused="false" qformat="true" name="Title"> <w:lsdexception locked="false" priority="1" name="Default Paragraph Font"> <w:lsdexception locked="false" priority="11" semihidden="false" unhidewhenused="false" qformat="true" name="Subtitle"> <w:lsdexception locked="false" priority="22" semihidden="false" unhidewhenused="false" qformat="true" name="Strong"> <w:lsdexception locked="false" priority="20" semihidden="false" unhidewhenused="false" qformat="true" name="Emphasis"> <w:lsdexception locked="false" priority="59" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Table Grid"> <w:lsdexception locked="false" unhidewhenused="false" name="Placeholder Text"> <w:lsdexception locked="false" priority="1" semihidden="false" unhidewhenused="false" qformat="true" name="No Spacing"> <w:lsdexception locked="false" priority="60" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Light Shading"> <w:lsdexception locked="false" priority="61" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Light List"> <w:lsdexception locked="false" priority="62" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Light Grid"> <w:lsdexception locked="false" priority="63" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium Shading 1"> <w:lsdexception locked="false" priority="64" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium Shading 2"> <w:lsdexception locked="false" priority="65" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium List 1"> <w:lsdexception locked="false" priority="66" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium List 2"> <w:lsdexception locked="false" priority="67" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium Grid 1"> <w:lsdexception locked="false" priority="68" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium Grid 2"> <w:lsdexception locked="false" priority="69" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium Grid 3"> <w:lsdexception locked="false" priority="70" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Dark List"> <w:lsdexception locked="false" priority="71" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Colorful Shading"> <w:lsdexception locked="false" priority="72" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Colorful List"> <w:lsdexception locked="false" priority="73" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Colorful Grid"> <w:lsdexception locked="false" priority="60" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Light Shading Accent 1"> <w:lsdexception locked="false" priority="61" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Light List Accent 1"> <w:lsdexception locked="false" priority="62" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Light Grid Accent 1"> <w:lsdexception locked="false" priority="63" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium Shading 1 Accent 1"> <w:lsdexception locked="false" priority="64" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium Shading 2 Accent 1"> <w:lsdexception locked="false" priority="65" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium List 1 Accent 1"> <w:lsdexception locked="false" unhidewhenused="false" name="Revision"> <w:lsdexception locked="false" priority="34" semihidden="false" unhidewhenused="false" qformat="true" name="List Paragraph"> <w:lsdexception locked="false" priority="29" semihidden="false" unhidewhenused="false" qformat="true" name="Quote"> <w:lsdexception locked="false" priority="30" semihidden="false" unhidewhenused="false" qformat="true" name="Intense Quote"> <w:lsdexception locked="false" priority="66" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium List 2 Accent 1"> <w:lsdexception locked="false" priority="67" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium Grid 1 Accent 1"> <w:lsdexception locked="false" priority="68" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium Grid 2 Accent 1"> <w:lsdexception locked="false" priority="69" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium Grid 3 Accent 1"> <w:lsdexception locked="false" priority="70" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Dark List Accent 1"> <w:lsdexception locked="false" priority="71" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Colorful Shading Accent 1"> <w:lsdexception locked="false" priority="72" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Colorful List Accent 1"> <w:lsdexception locked="false" priority="73" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Colorful Grid Accent 1"> <w:lsdexception locked="false" priority="60" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Light Shading Accent 2"> <w:lsdexception locked="false" priority="61" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Light List Accent 2"> <w:lsdexception locked="false" priority="62" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Light Grid Accent 2"> <w:lsdexception locked="false" priority="63" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium Shading 1 Accent 2"> <w:lsdexception locked="false" priority="64" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium Shading 2 Accent 2"> <w:lsdexception locked="false" priority="65" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium List 1 Accent 2"> <w:lsdexception locked="false" priority="66" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium List 2 Accent 2"> <w:lsdexception locked="false" priority="67" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium Grid 1 Accent 2"> <w:lsdexception locked="false" priority="68" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium Grid 2 Accent 2"> <w:lsdexception locked="false" priority="69" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium Grid 3 Accent 2"> <w:lsdexception locked="false" priority="70" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Dark List Accent 2"> <w:lsdexception locked="false" priority="71" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Colorful Shading Accent 2"> <w:lsdexception locked="false" priority="72" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Colorful List Accent 2"> <w:lsdexception locked="false" priority="73" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Colorful Grid Accent 2"> <w:lsdexception locked="false" priority="60" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Light Shading Accent 3"> <w:lsdexception locked="false" priority="61" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Light List Accent 3"> <w:lsdexception locked="false" priority="62" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Light Grid Accent 3"> <w:lsdexception locked="false" priority="63" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium Shading 1 Accent 3"> <w:lsdexception locked="false" priority="64" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium Shading 2 Accent 3"> <w:lsdexception locked="false" priority="65" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium List 1 Accent 3"> <w:lsdexception locked="false" priority="66" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium List 2 Accent 3"> <w:lsdexception locked="false" priority="67" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium Grid 1 Accent 3"> <w:lsdexception locked="false" priority="68" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium Grid 2 Accent 3"> <w:lsdexception locked="false" priority="69" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium Grid 3 Accent 3"> <w:lsdexception locked="false" priority="70" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Dark List Accent 3"> <w:lsdexception locked="false" priority="71" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Colorful Shading Accent 3"> <w:lsdexception locked="false" priority="72" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Colorful List Accent 3"> <w:lsdexception locked="false" priority="73" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Colorful Grid Accent 3"> <w:lsdexception locked="false" priority="60" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Light Shading Accent 4"> <w:lsdexception locked="false" priority="61" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Light List Accent 4"> <w:lsdexception locked="false" priority="62" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Light Grid Accent 4"> <w:lsdexception locked="false" priority="63" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium Shading 1 Accent 4"> <w:lsdexception locked="false" priority="64" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium Shading 2 Accent 4"> <w:lsdexception locked="false" priority="65" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium List 1 Accent 4"> <w:lsdexception locked="false" priority="66" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium List 2 Accent 4"> <w:lsdexception locked="false" priority="67" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium Grid 1 Accent 4"> <w:lsdexception locked="false" priority="68" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium Grid 2 Accent 4"> <w:lsdexception locked="false" priority="69" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium Grid 3 Accent 4"> <w:lsdexception locked="false" priority="70" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Dark List Accent 4"> <w:lsdexception locked="false" priority="71" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Colorful Shading Accent 4"> <w:lsdexception locked="false" priority="72" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Colorful List Accent 4"> <w:lsdexception locked="false" priority="73" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Colorful Grid Accent 4"> <w:lsdexception locked="false" priority="60" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Light Shading Accent 5"> <w:lsdexception locked="false" priority="61" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Light List Accent 5"> <w:lsdexception locked="false" priority="62" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Light Grid Accent 5"> <w:lsdexception locked="false" priority="63" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium Shading 1 Accent 5"> <w:lsdexception locked="false" priority="64" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium Shading 2 Accent 5"> <w:lsdexception locked="false" priority="65" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium List 1 Accent 5"> <w:lsdexception locked="false" priority="66" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium List 2 Accent 5"> <w:lsdexception locked="false" priority="67" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium Grid 1 Accent 5"> <w:lsdexception locked="false" priority="68" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium Grid 2 Accent 5"> <w:lsdexception locked="false" priority="69" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium Grid 3 Accent 5"> <w:lsdexception locked="false" priority="70" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Dark List Accent 5"> <w:lsdexception locked="false" priority="71" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Colorful Shading Accent 5"> <w:lsdexception locked="false" priority="72" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Colorful List Accent 5"> <w:lsdexception locked="false" priority="73" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Colorful Grid Accent 5"> <w:lsdexception locked="false" priority="60" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Light Shading Accent 6"> <w:lsdexception locked="false" priority="61" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Light List Accent 6"> <w:lsdexception locked="false" priority="62" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Light Grid Accent 6"> <w:lsdexception locked="false" priority="63" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium Shading 1 Accent 6"> <w:lsdexception locked="false" priority="64" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium Shading 2 Accent 6"> <w:lsdexception locked="false" priority="65" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium List 1 Accent 6"> <w:lsdexception locked="false" priority="66" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium List 2 Accent 6"> <w:lsdexception locked="false" priority="67" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium Grid 1 Accent 6"> <w:lsdexception locked="false" priority="68" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium Grid 2 Accent 6"> <w:lsdexception locked="false" priority="69" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Medium Grid 3 Accent 6"> <w:lsdexception locked="false" priority="70" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Dark List Accent 6"> <w:lsdexception locked="false" priority="71" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Colorful Shading Accent 6"> <w:lsdexception locked="false" priority="72" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Colorful List Accent 6"> <w:lsdexception locked="false" priority="73" semihidden="false" unhidewhenused="false" name="Colorful Grid Accent 6"> <w:lsdexception locked="false" priority="19" semihidden="false" unhidewhenused="false" qformat="true" name="Subtle Emphasis"> <w:lsdexception locked="false" priority="21" semihidden="false" unhidewhenused="false" qformat="true" name="Intense Emphasis"> <w:lsdexception locked="false" priority="31" semihidden="false" unhidewhenused="false" qformat="true" name="Subtle Reference"> <w:lsdexception locked="false" priority="32" semihidden="false" unhidewhenused="false" qformat="true" name="Intense Reference"> <w:lsdexception locked="false" priority="33" semihidden="false" unhidewhenused="false" qformat="true" name="Book Title"> <w:lsdexception locked="false" priority="37" name="Bibliography"> <w:lsdexception locked="false" priority="39" qformat="true" name="TOC Heading"> </w:LatentStyles> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 10]> <style> /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-priority:99; mso-style-qformat:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:11.0pt; font-family:"Calibri","sans-serif"; mso-ascii-font-family:Calibri; mso-ascii-theme-font:minor-latin; mso-fareast-font-family:"Times New Roman"; mso-fareast-theme-font:minor-fareast; mso-hansi-font-family:Calibri; mso-hansi-theme-font:minor-latin; mso-bidi-font-family:"Times New Roman"; mso-bidi-theme-font:minor-bidi;} </style> <![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml> <o:shapedefaults ext="edit" spidmax="2049"> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml> <o:shapelayout ext="edit"> <o:idmap ext="edit" data="1"> </o:shapelayout></xml><![endif]--><span style="color: rgb(255, 102, 0);font-size:100%;" >Qualche parolina, in ordine alfabetico, che vi aiuterà ad introdurre il discorso diretto invece di ripetere sempre: disse, disse, disse...<span style="font-size: 14pt; font-family: "Goudy Old Style","serif";"> </span></span> <div style="font-family: webdings; color: rgb(255, 102, 0);" class="WordSection2"> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:100%;"><span style="font-size: 14pt;">Abbaiò, Acconsentì, Affermò, Ammise, Analizzò, Annunciò, Apprezzò, Approvò, Appurò, Assentì </span><span style="font-size: 11pt;">(acconsentire)</span><span style="font-size: 14pt;">, Asserì </span><span style="font-size: 11pt;">(assicurare)</span><span style="font-size: 14pt;">, Assicurò, Avvertì, Capì, Comandò, Commentò, Comunicò, Concluse, Concordò, Concordò, Confermò, Consigliò, Constatò, Contraddisse, Convenne, Corresse, Criticò, Dichiarò, Differì, Discordò, Disdegnò, Disprezzò, Dissentì </span><span style="font-size: 11pt;">(discordare)</span><span style="font-size: 14pt;">, Elogiò, Enfatizzò </span><span style="font-size: 11pt;">(esagerare)</span><span style="font-size: 14pt;">, Enunciò, Esclamò, Esternò, Frignò, Garantì, Gemette, Giudicò, Giurò, Gridò, Ignorò, Illustrò, Imperversò, Implorò, Indovinò, Infierì, Informò, Infuriò, Ingiunse </span><span style="font-size: 11pt;">(ordinare)</span><span style="font-size: 14pt;">, Insistette, Intervenne, Intimò, Lo accusò, Lo svilì, Lodò, Lusingò, Manifestò, Mugghiò, Notò, Ordinò, Osannò, Osservò, Osteggiò </span><span style="font-size: 11pt;">(ostacolare)</span><span style="font-size: 14pt;">, Parlò con veemenza, Proferì, Profetizzò, Promise, Pronunciò, Proruppe, Replicò, Rese noto, Ribadì, </span><span style="font-size: 11pt;"></span><span style="font-size: 14pt;">Ribatté, Riferì, Ringhiò, Ripeté, Riportò, Rivelò, Rumoreggiò, Sbottò, Sghignazzò, Si complimentò, Si impegnò, Si infuriò, Si intromise, Si lamentò, Si oppose, Si sfogò, Si vantò, Sibilò, Singhiozzò, Sostenne, Spiccicò, Stabilì, Suggerì, Sussurrò, Svelò, Tuonò, Ululò, Urlò, Valutò</span></span></p> </div>Melinahttp://www.blogger.com/profile/04642793973466176869noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2122829023092168677.post-53166798352116543702011-01-13T19:56:00.005+01:002011-01-13T20:13:37.538+01:00Significato di BATTUTE e CARTELLE<span style="color: rgb(153, 51, 153);">Buona sera a tutti...è da molto che non scrivo, questo perchè ho attraversato un momentino di crisi personale culminato, sabato 8 gennaio, in un incidente stradale che mi è costato un trauma cranico, polso e caviglia destra slogati e contusioni dappertutto, oltre ovviamente ad uno stato depressivo che mi tiene a letto, ogni tanto fra le lacrime...</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">Non appena me la sono sentita di riprendere in mano il pc, mi sono detta che un piccolo post potevo lasciarlo qui sul mio blog dei consigli sulla scrittura, niente di che, giusto qualche riga per chiarire cosa sono queste benedette <span style="color: rgb(51, 204, 255);">BATTUTE </span>e <span style="color: rgb(51, 204, 0);">CARTELLE </span>in ambito testuale.</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">Allora:</span><br />- <span style="color: rgb(0, 204, 204);">LE BATTUTE, sono tutte quelle che produciamo quando pigiamo i tasti della nostra tastiera, cioè ogni lettera, ogni punto, ogni spazio, tutto tutto tutto!</span><br />- <span style="color: rgb(51, 204, 0);">LE CARTELLE, sono formate da circa 1800 battute, sono quindi dei raggruppam</span><a style="color: rgb(51, 204, 0);" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuAZAgBWqB3qVOrDA7LZVwnlK1B3pFOPWEC6WerDEsZKckZ9l-676-EalgP7E-_RVOrA-iQD1oqu6JmO48OSCtBjFuEAQRZjt03vusbgMN7Dck31RmaUmNFUIIvI_Nd5gylPdD6LW0A3dH/s1600/conteggiocaratteri.jpg"><img style="float: right; margin: 0pt 0pt 10px 10px; cursor: pointer; width: 308px; height: 215px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuAZAgBWqB3qVOrDA7LZVwnlK1B3pFOPWEC6WerDEsZKckZ9l-676-EalgP7E-_RVOrA-iQD1oqu6JmO48OSCtBjFuEAQRZjt03vusbgMN7Dck31RmaUmNFUIIvI_Nd5gylPdD6LW0A3dH/s320/conteggiocaratteri.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5561749899319513186" border="0" /></a><span style="color: rgb(51, 204, 0);">enti, se così li vogliamo chiamare, di battute.</span><br /><br /><span style="color: rgb(204, 51, 204);">Al testo, ho allegato un'immagine per mostrarvi la tabella del conteggio parole che, in word 2007, troverete selezionando REVISIONE - CONTEGGIO PAROLE.</span><br /><br /><span style="color: rgb(204, 51, 204);">Questo consiglio potrà apparire di poco conto, e invece è sconcertante vedere quante persone si affannano a cercare il significato di battuta e di cartella quando si parla di un libro o di un testo.</span><br /><span style="color: rgb(204, 51, 204);">Per adesso, il mio libro ha superato le 480 cartelle e sono rimasta sconcertata nell'apprendere che i correttori di bozze esigono € 2.30 a cartella! Io personalmente non dispongo di più di 1000 euro da spendere e se è per questo neanche di 100/200 euro per iscrivermi alla SIAE, ma dico, non staranno esagerando?</span>Melinahttp://www.blogger.com/profile/04642793973466176869noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2122829023092168677.post-55205449501649089912010-12-20T11:40:00.006+01:002010-12-20T12:10:45.327+01:00Niente consigli...forse soltanto uno, e sulla vita!<span style="color: rgb(153, 51, 153);">Mi piacerebbe dare nuovi consigli, ma per adesso non ne ho...</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">Non mi sono impegnata abbastanza ^_^</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">Diciamo che l'alimentatore del mio amato notebook si ruppe in un momento di fervente lavoro, poi è resuscitato incredibilmente e sono stata quasi presa x pazza dal mio ragazzo che non riusciva a capire che problemi avesse questo maledetto caricabatterie che ovviamente, di fronte a lui, a suo padre e al tecnico funzionava perfettamente! E adesso che tutto è tornato alla normalità devo ammettere che scrivo a malapena xkè ho un mare di cose per la testa...</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">Nei giorni che ho trascorso senza poter continuare la correzione degli ultimi 5 capitoli del primo libro della mia adorata trilogia fantasy, la vita mi ha messa di fronte a grandi dilemmi.</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">Melina si sentiva una fallita, fondamentalmente.</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">Melina viveva nell'ombra di Marco e sperava nei successi di lui per poter restare a galla anche lei...</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">MA STIAMO SCHERZANDO?</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">Io adoro il mio ragazzo, per me è già mio marito (se non ci fosse il fattore economico ad impedircelo, a quest'ora saremmo certamente già sposati) e prego ogni santa sera affichè si realizzi e trovi la sua strada in un mondo grigio come il nostro, tuttavia non voglio affidare la mia esistenza nelle sue mani.</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">Morirei senza il suo amore e la sua vicinanza, ormai il nostro rapporto ha qualcosa di simbiotico che ci tiene legati stretti stretti e ci rende felici felici, xò la mia realizzazione personale non c'entra niente con lui.</span><br /><span style="font-style: italic; color: rgb(153, 51, 153);">Un giorno, quando eravamo al 2°anno delle superiori, la prof di scienze della natura ci interrogò entrambi (come sempre io avevo studiato e lui no) e lui ebbe 8 e io a malapena 7. Quando suonò la campanella, lei mi si avvicinò e mi disse che la mia interrogazione le era piaciuta, ma che non brillavo di luce mia, che vivevo nella luce di Marco. Io mi arrabbiai e le risposi che si sbagliava di grosso.</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">In poche occasioni è capitato che le parole di qualcuno riuscissero a ferirmi così profondamente, specie perchè in quel momento le affermazioni di quella che reputo tutt'oggi un'emerita imbecille non erano assolutamente fondato, almeno non in quel momento nè in quegli anni.</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">In questo periodo invece, se qualcuno avesse usato le sue parole, avrebbe avuto nettamente ragione. Mi sono chiusa in casa, anche se col sorriso, ed ho scritto e scritto e scritto e man mano il mio scrivere è diventato disperato, il mio libro è diventato il mio riscatto...</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">Intanto Marco non trovava lavoro ed io pensavo al futuro come un accontentarmi di 500 euro al mese facendo la schiava in qualche negozio o come estetista e vedevo lui in una pizzeria a fare 12/14 ore di lavoro per portare avanti la famiglia...</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">Non mi ero data alternative e in effetti, la mia fobia scolare, non me ne concedeva.</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">Il mio libro stava diventando pian piano la mia fonte di speranza e di sogni...forse un'illusione.</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">Scrivere è la mia passione, ma potrei emergere come scrittrice fra un anno come fra 10 anni, per cui la mia vita non può basarsi su queste pagine scritte che comunque sia fanno la mia gioia.</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">Ero inquieta, erano mesi che facevo incubi tutte le notti e ogni giorno mi sentivo fragile e inutile, e non facevo altro che rifugiarmi nelle mie correzioni, fino a quando l'alimentatore non ha cominciato a fare i capricci.</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">Uno, due, tre giorni senza poter scrivere, senza poter continuare, mi hanno messa in uno stato di acceso nervosismo che è scemato soltanto quando, per un puro caso della vita, mi sono ritrovata ad andare nell'ospedale pediatrico in cui lavora il papà di Marco.</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">Siamo andati lì e nel bar dell'ospedale abbiamo parlato a lungo con lui del suo lavoro (tecnico di radilogia) e dell'università.</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">Quando siamo usciti dal parcheggio dell'ospedale, mi sono detta che Marco (che non voleva saperne) avrebbe potuto intraprendere questo percorso, magari con il mio aiuto, e fare un lavoro redditizio e meno stancante del suo...E poi mi sono guardata con gli occhi della mente e mi sono chiesta perchè mai pensavo soltanto a lui quando poi avrei potuto pensare per entrambi.</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">La fobia scolare mi stava rovinando e ancora i suoi artigli mi graffiano la pelle, ma ho deciso di tentare la scalata. </span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">A luglio diploma e ad agosto i test per l'ammissione...</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">I miei problemi non sono cambiati e forse non ci riuscirò, ma il solo fatto di voler tentare per me è già una gran vittoria!</span><br /><span style="font-weight: bold; color: rgb(153, 51, 153);">Quello che ho capito è che non bisogna mai scrivere con disperazione. Si scrive solo ed esclusivamente per il piacere di farlo e con il piacere di farlo, senza mirare a nulla. Scrivere non è un vincolo, ma una libertà, scrivere è esprimere se stessi e proporsi ai lettori senza aspettative.</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">Da quando ho capito, scrivo nuovamente per la gioia di farlo e per nient'altro...la mia carriera e il sostentamento per la mia futura famiglia lo costruirò contando sulle mie forze e sul mio lavoro.</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">Se poi un giorno sarò soltanto scrittrice che ben venga, ma prima di allora voglio rimboccarmi le maniche e brillare...brillare...</span><br /><br /><span style="font-weight: bold;"> </span>Melinahttp://www.blogger.com/profile/04642793973466176869noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2122829023092168677.post-34258454995434784192010-12-02T12:14:00.002+01:002010-12-02T12:43:19.903+01:00Ancora consigli su come scrivere un romanzo<span style="color: rgb(51, 102, 255);">Premetto che dopo un'accurata lettura di un libro sull'argomento "Come diventare scrittori oggi" di Andrea Mucciolo, ho deciso di scrivere questo post e di trasferire i tratti salienti da me elaborati al fine di consigliare ai miei lettori cosa bisogna fare per scrivere un romanzo (o semplicemente per sentirsi + sicuri di sè quando lo si scrive!)</span><br /><span style="color: rgb(51, 102, 255);">In fondo, spesso leggiamo consigli </span><span style="font-style: italic; color: rgb(51, 102, 255);">non</span><span style="color: rgb(51, 102, 255);"> perchè non sappiamo fare le cose, </span><span style="font-style: italic; color: rgb(51, 102, 255);">ma perchè vogliamo essere certi che quello che facciamo sia, in un certo qual modo, giusto</span><span style="color: rgb(51, 102, 255);">. Mi sto forse sbagliando?</span><br /><span style="color: rgb(51, 102, 255);">Bene, cominciamo...</span><br /><span style="color: rgb(51, 102, 255);">I primi passi da fare, prima di lanciarsi nella scrittura </span><span style="font-style: italic; color: rgb(51, 102, 255);">sconsiderata </span><span style="color: rgb(51, 102, 255);">sono:</span><br /><span style="color: rgb(51, 102, 255);">- </span><span style="font-weight: bold; color: rgb(51, 102, 255);">decidere a quale genere letterario apparterrà la nostra opera </span><span style="color: rgb(51, 102, 255);">(fantasy, horror, giallo, noir, rosa, thriller);</span><br /><span style="color: rgb(51, 102, 255);">- </span><span style="font-weight: bold; color: rgb(51, 102, 255);">a quale pubblico vogliamo indirizzarla </span><span style="color: rgb(51, 102, 255);">(adolescenti, adulti, esperti nel settore);</span><br /><span style="color: rgb(51, 102, 255);">- se il tema che abbiamo deciso di trattere è </span><span style="font-weight: bold; color: rgb(51, 102, 255);">originale</span><span style="color: rgb(51, 102, 255);">, se costituisce una </span><span style="font-weight: bold; color: rgb(51, 102, 255);">novità </span><span style="color: rgb(51, 102, 255);">o se invece potrebbe apparire come un orrido scopiazzamento!</span><br /><span style="color: rgb(51, 102, 255);">- domandarsi se si è davvero in grado di trattare da soli l'argomento di cui si è scelto di parlare o se invece ci serve aiuto (consulenza, libri, notizie, web). Ne seguirà sicuramente una </span><span style="font-weight: bold; color: rgb(51, 102, 255);">raccolta di informazioni;<br />- Pensare bene se si vuole utilizzare la prima, oppure la terza persona per la stesura dell'opera </span><span style="color: rgb(51, 102, 255);">e valutare i vantaggi e gli svantaggi dell'una o dell'altra.</span><br /><br /><span style="color: rgb(51, 102, 255);">Fatto questo, avremo le </span><span style="font-weight: bold; color: rgb(51, 102, 255);">fondamenta </span><span style="color: rgb(51, 102, 255);">della nostra opera.</span><br /><br /><span style="color: rgb(51, 102, 255);">Pieni di grinta, il nostro primo desiderio sarà quello di lanciarci nella scrittura </span><span style="font-style: italic; color: rgb(51, 102, 255);">sconsiderata</span><span style="color: rgb(51, 102, 255);"> del nostro romanzo, mentre invece ci toccherà pazientare ancora e </span><span style="font-weight: bold; color: rgb(51, 102, 255);">creare i personaggi.<br /><span style="font-weight: bold;"><span style="font-weight: bold;"><span style="font-weight: bold;">Q</span></span></span></span><span style="color: rgb(51, 102, 255);">uanti ne desiderate, purchè utilizziate una </span><span style="font-weight: bold; color: rgb(51, 102, 255);">scheda dei personaggi </span><span style="color: rgb(51, 102, 255);">per ognuno di essi, delineandone molto accuratamente l'aspetto, il carattere, le propensioni, i segni particolari ecc.</span><br /><span style="font-weight: bold; color: rgb(51, 102, 255);">Troverete una scheda dei personaggi da compilare in qualche mio post precedente, oppure anche in rete</span><span style="color: rgb(51, 102, 255);">. è utilissimissimaaaaa, non dimenticatelo!</span><br /><br /><span style="color: rgb(51, 102, 255);">Il prossimo post sarà dedicato alla distinzione fra prima e terza persona, e il narratore onnisciente o esterno.</span><br /><span style="color: rgb(51, 102, 255);">Sperando di esservi stata utile, buona giornata a tutti!</span><br /><br /><span style="font-weight: bold;"><span style="font-weight: bold;"><span style="font-weight: bold;"><span style="font-weight: bold;"></span></span><br /></span></span><span style="font-weight: bold;"><span style="font-weight: bold;"></span><br /></span>Melinahttp://www.blogger.com/profile/04642793973466176869noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-2122829023092168677.post-42931392558225567262010-11-25T10:52:00.004+01:002010-11-25T11:51:16.639+01:00LA PUNTEGGIATURA...rinfreschiamoci la memoria!<span style="color: rgb(204, 102, 0);">Sono rimasta stupita dal fatto che NESSUNO abbia commentato o quanto meno letto i miei due POST SUI DIALOGHI, i post che credo (assieme a quelli su come creare un personaggio e sulla scheda del personaggio) siano fra quelli + importanti che abbia mai pubblicato...</span><br /><span style="color: rgb(204, 102, 0);">Erano interessantissimi ^_^</span><br /><span style="color: rgb(204, 102, 0);">E vabè, dopotutto i miei consigli sono sempre qui, a disposizioni di chi voglia usufruirne e soprattutto a MIA disposizione poiché è facile predicare, ma è difficile camminare lungo la retta vita.</span><br /><span style="color: rgb(204, 102, 0);">Ecco, oggi volevo parlare della punteggiatura.</span><br /><span style="color: rgb(204, 102, 0);">PERCHè? PERCHè QUALCOSA DI COSì "BANLE" PER UNO SCRITTORE, anche se alle prime armi?</span><br /><span style="color: rgb(204, 102, 0);">Perchè sono dell'avviso che dobbiamo sempre rinfrescarci la memoria; perchè non dobbiamo mai sentirci padroni di nulla, ma soltanto limitarci a scrivere e a tenerci sempre aggiornati, sempre in allenamento.</span><br /><span style="color: rgb(204, 102, 0);">Inolre, siccome il notebook mi ha momentaneamente abbandonata xkè l'alimentatore si è rotto e sto aspettando che me lo riparino o cmq di avere 30 euro per acquistarne uno nuovo, mi sono detta che UNO BUON RIMASSO DI Grammatica NON FA MALE A NESSUNO!</span><br /><span style="color: rgb(204, 102, 0);">(gggrrrrr mi mancano 5 capitoli da correggere prima di andare alla SIAE e quel cavolo d alimentatore m molla...sfiga sfiga sfiga! Ci accontentiamo del pc d casa, condiviso con le mie due sorelle che lo occupano dalle 12.00 in poi...uff)</span><br /><br /><span style="font-weight: bold; color: rgb(51, 51, 255);font-size:130%;" >LA PUNTEGGIATURA</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">Sarò breve, e ricordate sempre che le regole della punteggiatura non sono affatto rigide e che potete quindi decidere da voi dove sia + opportuno inserire un ";" piuttosto che un ".", o viceversa.</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);"><span style="color: rgb(255, 0, 0); font-weight: bold;">IL PUNTO</span> - Si usa a conclusione di una frase o di un periodo, e viene anche impiegato nelle abbreviazioni (sig. dott.). Indica una pausa lunga.</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);"><span style="color: rgb(255, 153, 0); font-weight: bold;">LA VIRGOLA</span> - Indica una pausa breve e viene usata quando si elencano più elementi senza fare uno della congiunzione </span><span style="font-style: italic; color: rgb(153, 51, 153);">e; </span><span style="color: rgb(153, 51, 153);">quando ci si rivolge a qualcuno interpellandolo prima di un'apposizione (Leopardi nacque a Recanati, cittadini delle Marche); per separare fra loro alcune apposizioni e per delimitare un inciso.</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">La virgola, NON SI USA per separare il soggetto dal verbo (tranne che non sia un inciso) e per separare il nome dall'aggettivo.</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);"><span style="color: rgb(51, 204, 0); font-weight: bold;">IL PUNTO E VIRGOLA</span> - è un segno + forte della virgola e meno forte del punto. Si usa soprattutto per separare dei periodi piuttosto complessi, quando lo stacco logico fra essi non è troppo forte da richiedere un punto.</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);"><span style="color: rgb(255, 153, 255); font-weight: bold;">I DUE PUNTI</span> - Si usano per introdurre il discorso diretto (io personalmente non li uso per questo), per introdurre la spiegazione la precisazione o la conseguenza di ciò che si è detto immediatamente </span><a style="color: rgb(153, 51, 153);" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-dYSuC1Zy53MPE90t2i2mgQ7oW5ttUjhvclugxJa-tVNbdZiUKN9XoUWuzVxsLW5OD58n6dF-aZP11fCK9RnPRCj4CGfk7Z3x217w8Amo3bf2AgyX5YmusD599ZnQM325h8zAYoFVLTqv/s1600/punteggiatura.gif"><img style="float: right; margin: 0pt 0pt 10px 10px; cursor: pointer; width: 289px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-dYSuC1Zy53MPE90t2i2mgQ7oW5ttUjhvclugxJa-tVNbdZiUKN9XoUWuzVxsLW5OD58n6dF-aZP11fCK9RnPRCj4CGfk7Z3x217w8Amo3bf2AgyX5YmusD599ZnQM325h8zAYoFVLTqv/s400/punteggiatura.gif" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5543437312652229570" border="0" /></a><span style="color: rgb(153, 51, 153);">prima (Era una bella giornata di sole: decidemmo di fare una gita).</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);"><span style="font-weight: bold; color: rgb(51, 204, 255);">IL PUNTO INTERROGATIVO</span> - Alla fine di una domanda.</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);"><span style="color: rgb(255, 255, 51); font-weight: bold;">IL PUNTO ESCLAMATIVO </span><span style="font-weight: bold;">- </span>Contrassegna un'esclamazione, un ordine o un'invocazione. A volte, può anche essere usato assieme al punto interrogativo, per esprimere meraviglia. Insisto a ricordare che va messo UN punto esclamativo alla fine di una frase o al massimo (e non ve lo consiglio) ne vanno messi 3. Quindi NON 2 nè 4 o 5 o a casaccio: 1 OPPURE 3.</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);"><span style="color: rgb(255, 102, 102); font-weight: bold;">I PUNTINI DI SOSPENSIONE </span>- Si usano quando non si vuole completare una parola o una frase per ragioni di convenienza, tipo quando per incertezza si interrompe il discorso e si cambia la frase che si aveva in mente in un primo momento (Io voglio...cioè mi piacerebbe che fosse così).</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">Non dimenticate MAI che i puntini sospensivi vanno usati con passimonia e sono 3: non 2 nè 4,5 o a casaccio, ma soltanto 3!</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);"><span style="color: rgb(204, 204, 255); font-weight: bold;">LE VIRGOLETTE </span>- Si usano per delimitare il discorso diretto o per mettere in evidenza una o più parole affinchè risalti il loro significato. Vengono usate anche per i titoli delle opere.</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);"><span style="color: rgb(102, 0, 204); font-weight: bold;">IL TRATTINO </span>- Per delimitare un inciso quando la virgola sarebbe uno stacco troppo forte.</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);"><span style="color: rgb(102, 255, 255); font-weight: bold;">LE PARENTESI </span>- La loro funzione è quella di delimitare un inciso non essenziale alla comprensione della frase, ma utile per il lettore in quanto all'interno sono inserite informazioni.</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);"><span style="color: rgb(51, 102, 255); font-weight: bold;">L'APOSTROFO -</span> Per questo segno bisogna fare un discorso a parte, un pò + complicato, e quindi lo tratteremo + avanti.</span>Melinahttp://www.blogger.com/profile/04642793973466176869noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-2122829023092168677.post-25526943665805089322010-11-12T19:53:00.005+01:002010-11-13T11:46:38.532+01:00Il dialogo (parte II)<span style="color: rgb(153, 153, 255); font-family: arial;font-family:arial;font-size:100%;" >Ma quanto potrà mai essere complicato scrivere un dialogo?</span><span style="color: rgb(153, 153, 255); font-family: arial;font-size:100%;" > </span><span style="color: rgb(153, 153, 255); font-family: arial;font-family:arial;font-size:100%;" >In fondo non facciamo altro che comunicare verbalmente fra noi tramite dialoghi di tutti i generi, ma sì, ci diciamo qualsiasi cosa e ci viene così naturale...è così facile...<br /></span><span style="color: rgb(153, 153, 255); font-family: arial;font-family:arial;font-size:100%;" ><span style="color: rgb(204, 51, 204);">E invece NO</span>!<br />Vi dico che scrivere un buon dialogo letterario è più difficile di quanto pensiamo, questo perchè prima di tutto, nella vita di tutti i giorni, durante i nostri dialoghi con il fruttivendolo, con nostro marito, con la professoressa o il datore di lavoro, diciamo spesso cose NON NECESSARIE!</span> <span style="color: rgb(153, 153, 255); font-family: arial;font-family:arial;font-size:100%;" >Mentre chiacchieriamo amabilmente, ci capita di trattare argomenti di scarso interesse, che forse </span><span style="font-family: arial;font-size:100%;" ><a style="color: rgb(153, 153, 255);" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0uGuuJJTQ0ANV0SyqG18MNRvGVAdi7Ddyes6PyXjNzsyn92nYRyMAXLvRY7Qm6TBEn7tgZ2kczEyMJVbjRgHkakM_PVejA5S7rzxoMiHthJVe9g4EddW697cDkdhp_gnS6L0zlCBcAFEv/s1600/insegnare-la-scrittura-ai-bambini-L-CCbott.jpeg"><img style="float: right; margin: 0pt 0pt 10px 10px; cursor: pointer; width: 320px; height: 240px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0uGuuJJTQ0ANV0SyqG18MNRvGVAdi7Ddyes6PyXjNzsyn92nYRyMAXLvRY7Qm6TBEn7tgZ2kczEyMJVbjRgHkakM_PVejA5S7rzxoMiHthJVe9g4EddW697cDkdhp_gnS6L0zlCBcAFEv/s320/insegnare-la-scrittura-ai-bambini-L-CCbott.jpeg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5538750278899784674" border="0" /></a></span><span style="color: rgb(153, 153, 255); font-family: arial;font-family:arial;font-size:100%;" >neanche ci riguardano; di buttare lì qualche parolina in dialetto, qualche frase fatta, tutte cose che nella stesura di un dialogo scritto, non servono a far andare avanti la storia.</span><span style="color: rgb(153, 153, 255); font-family: arial;font-family:arial;font-size:100%;" ><br />Non voglio dire che il dialetto debba essere abolito del tutto (ad esempio nella caratterizzazione di un particolare personaggio o cmq di un particolare contesto ci può anche stare, ma sempre in minima parte), mentre per le frasi fatte tot out, ma voglio dire che dobbiamo essere moderati e che dobbiamo avere criterio.<br />Il dialogo spesso è quella chiave che ci permette di sbloccare una situazione, che ci permette di far <span style="font-style: italic;">proseguire </span>velocemente la storia e proprio per questo noi non dobbiamo privarlo di elasticità e dinamicità allungando il solito brodo.<br />Mi seguite?<br />Spero di sì (ecco, quando vi do consigli è come se stessi parlando e quindi divago, faccio errori, mi concedo una risatina e un cambio di argomento di tanto in tanto perchè così mi va, ma quando sono seria ed ho a che fare con il mio romanzo, non posso assolutamente permettermi certi lussi...E NEANCHE VOI!)<br />Dicevamo quindi che voglio che ricordiate bene che</span><span style="font-weight: bold; color: rgb(153, 153, 255); font-family: arial;font-family:arial;font-size:100%;" > </span><span style="font-family:book antiqua,palatino;"><span style="font-size:medium;"><span style="font-weight: bold; color: rgb(204, 51, 204); font-family: arial;font-family:arial;font-size:100%;" >tutto quello che si mette sulla pagina deve servire a caratterizzare un personaggio e a far andare avanti la storia. Se le battute del vostro dialogo non svolgono entrambe queste funzioni, o almeno una delle due, vanno drasticamente E-L-I-M-I-N-A-T-E!</span><span style="color: rgb(153, 153, 255); font-family: arial;font-size:100%;" ><br /></span><span style="color: rgb(153, 153, 255); font-family: arial;font-family:arial;font-size:100%;" >Anche se vi duolerà, il mio consiglio è quello di cancellare tutto ciò che è sulla vostra pagina a puro scopo decorativo (e fidatevi che ne avrete da potare...la prima sono io ^_^).</span> <span style="color: rgb(153, 153, 255); font-family: arial;font-family:arial;font-size:100%;" ><br />"Quel pezzo era veramente bello."<br />"Poteva starci bene..."<br />E INVECE NO!<br />Il pezzo che tanto vi piaceva potrete aggiungerlo poi, magari in una descrizione o in un tratto narrato. NON APPESANTITE I VOSTRI DIALOGHI!<br />Inoltre, (e ancora mi do la zappa sui piedi) non dovete dimenticare che nei dialoghi bisogna essere PLAUSIBILI.</span><span style="color: rgb(153, 153, 255); font-family: arial;font-size:100%;" > </span><span style="color: rgb(153, 153, 255); font-family: arial;font-family:arial;font-size:100%;" >Non possiamo scrivere pagine e pagine di dialoghi dove i personaggi si scambiano un susseguirsi di informazioni che sì, sembrano essere utili alla storia ma che tuttavia la deturpano orribilmente. Troverete, ops troveremo, altri modi per informare il lettore della stagione in cui è ambientata la storia oppure di che colore sono gli occhi del panettiere.</span><span style="font-style: italic; color: rgb(153, 153, 255); font-family: arial;font-size:100%;" ><br /></span><span style="font-style: italic; color: rgb(153, 153, 255); font-family: arial;font-family:arial;font-size:100%;" >"Grazie Tom, per essere venuto a portarmi il pane in una così afosa mattinata di metà giugno" </span><span style="color: rgb(153, 153, 255); font-family: arial;font-family:arial;font-size:100%;" >oppure </span><span style="font-style: italic; color: rgb(153, 153, 255); font-family: arial;font-family:arial;font-size:100%;" >"Grazie per essere venuto a portarmi il pane Tom, mi stavo proprio domandando cosa avrei accostato all'insalata che servirò questa sera. è verde sai, proprio come il colore dei tuoi occhi smeraldini."</span> <span style="color: rgb(153, 153, 255); font-family: arial;font-family:arial;font-size:100%;" ><br />Come vi suonano?</span> <span style="font-family: arial;font-size:100%;" ><br /></span><span style="color: rgb(153, 153, 255); font-family: arial;font-family:arial;font-size:100%;" >VOMITEVOLI!</span> <span style="font-family: arial;font-size:100%;" ><br /></span><span style="color: rgb(153, 153, 255); font-family: arial;font-family:arial;font-size:100%;" >Ebbene, spesso non ci accorgiamo di compiere delitti simili!</span><span style="color: rgb(153, 153, 255); font-family: arial;font-size:100%;" ><br /></span><span style="color: rgb(204, 51, 204); font-family: arial;font-family:arial;font-size:100%;" >Quindi, come vi ho detto, bisogna essere plausibili, avere orecchio e rileggere attentamente ciò che si scrive (anche 2 o 3 o 4 volte) per cercare di minimizzare questo comunissimo errore.</span><span style="color: rgb(204, 51, 204); font-family: arial;font-size:100%;" > </span><span style="color: rgb(153, 153, 255); font-family: arial;font-family:arial;font-size:100%;" ><span style="color: rgb(204, 51, 204);">Per aiutarvi in questo compito, vi consiglio di rileggere i dialoghi ad alta voce oppure di farveli leggere da qualcuno che abbia moooolta pazienza.</span><br />Io provvedo rileggendo ad alta voce i pezzi che non mi suonano e purtroppo sono certa che i miei dialoghi non siano perfetti come voglio che siano i vostri tuttavia, come dico sempre, i consigli che do ai lettori del mio blog sono gli stessi che do a me stessa ogni giorno!<br />Buona serata e buona scrittura! </span><span style="font-family:arial;"> </span><br /></span></span>Melinahttp://www.blogger.com/profile/04642793973466176869noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2122829023092168677.post-31139339677217627922010-11-09T14:28:00.002+01:002010-11-09T14:31:52.658+01:00Il dialogo<span style="color: rgb(255, 102, 102);">Avevo pensato di scrivere un bel post sui dialoghi, poi ci ho riflettuto bene e mi sono detta che chi meglio di Stephen King può riuscire nell'intento di penetrare nel mondo complicato del dialogo?</span><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);">Ho preso il suo bel libro </span><span style="font-style: italic; color: rgb(255, 102, 102);">On Writing</span><span style="color: rgb(255, 102, 102);"> e ho ricopiato pazientemente il pezzo, che spero troverete interessante quanto l'ho trovato io.</span><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);">Vi consiglio l'acquisto di questo tomo...semplicemente stupendo!</span><br /><br /><span style="color: rgb(204, 0, 0);">"Parliamo un momento del dialogo, la parte parlata del nostro programma. E’ il dialogo a dare voce al vostro cast ed è cruciale nel definire i personaggi: solo le azioni manifestano il carattere, ma la parola è subdola, ciò che le persone dicono spesso le rivela al prossimo in modi di cui loro stesse sono totalmente inconsapevoli.</span><br /><span style="color: rgb(204, 0, 0);"> Voi potete informarmi tramite la narrazione pura e semplice che il vostro protagonista principale, Mistuh Butts, non è mai andato bene a scuola, non è mai nemmeno andato molto a scuola, ma potete trasmettermi la stessa nozione, e in maniera assai più incisiva, attraverso il suo modo di parlare... e uno dei punti cardinali del buon raccontare è non raccontare mai una cosa quando la si può invece mostrare:"Secondo te com'è?" chiese il ragazzo. Grattò nella terra con la punta del bastone senza alzare la testa. Disegnò forse una palla, o un pianeta, o nient'altro che un cerchio. "Credi che la terra giri intorno al sole come dicono?"</span><br /><span style="color: rgb(204, 0, 0);"> "lo non so che cosa dicono", rispose Mistuh Butts. "lo non ho mai studiato che cosa dice questo o quello, perché uno ti dice una cosa e un altro te ne dice un’altra finché ti viene mal di testa e ti scappa l'ammenito."</span><br /><span style="color: rgb(204, 0, 0);"> "Che cos'è l'ammenito?" chiese il ragazzo.</span><br /><span style="color: rgb(204, 0, 0);"> "Ma non la pianti mai con le domande!" esclamò Mistuh Butts. Strappò il bastone dalla mano del ragazzo e lo spezzò. "L'ammenito ce l'hai nella pancia quando è ora di mangiare! Se no sei malato! E la gente dice che io sono ignorante!"</span><br /><span style="color: rgb(204, 0, 0);"> "Oh, appetito", disse placido il ragazzo e riprese a disegnare, questa volta con il dito.Un dialogo ben congegnato vi indicherà se un personaggio è intelligente o stupido (Mistuh Butts non è necessariamente un idiota perché non sa dire "appetito"; dovremo ascoltarlo ancora per un po' prima di decidere al riguardo), onesto o disonesto, divertente o barboso. Il buon dialogo, come quello di George V. Higgins, Peter Straub o Graham Greene, è una gioia da leggere; il dialogo brutto è mortale.</span><br /><span style="color: rgb(204, 0, 0);"> Di fronte al dialogo gli scrittori hanno diversi gradi di abilità. In questo campo voi potete migliorare la vostra, ma, come ebbe a dire un grand'uomo (per la verità era Clint Eastwood): "Un uomo deve conoscere i suoi limiti". H.P. Lovecraft era geniale quando si trattava di raccontare il macabro, ma come scrittore di dialoghi era uno strazio. Doveva saperlo, perché dei milioni di parole che scrisse, meno di cinquemila sono quelle dedicate al dialogo. I seguenti passaggi tratti da "Il colore venuto dallo spazio", in cui un contadino morente descrive la presenza aliena che ha invaso il suo pozzo, illustra bene il problema che aveva Lovecraft con i dialoghi. Ragazzi, la gente non parla in questo modo, nemmeno in punto di morte:</span><br /><span style="color: rgb(204, 0, 0);"> "Niente... niente... il colore brucia... freddo e bagnato... ma brucia... vive nel pozzo io l'ho visto... una specie di fumo... proprio come i fiori l'altra primavera... il pozzo di notte brillava... tutto quello che è vivo... succhiava via la vita da tutto quanto... nel sasso… deve essere arrivato in quel sasso... arriva dappertutto non so che cosa vuole... quella cosa rotonda che quelli dell'università hanno tirato fuori dal sasso... era dello stesso colore... proprio uguale, come i fiori e le piante... semi... l'ho visto la prima volta questa settimana... ti picchia nella testa e poi ti prende... ti brucia su tutto... viene da qualche posto dove le cose non sono come qui da noi... uno di quei professori ha detto così ... "E così via in un susseguirsi di informazioni spezzettate e inanellate l'una nell'altra secondo una precisa costruzione ellittica. E’ difficile puntare il dito su che cosa non va nel dialogo di Lovecraft a parte l'ovvio: è ampolloso e privo di vita, infarcito di inflessioni. Quando un dialogo funziona, lo sappiamo. Anche quando non va bene lo sappiamo: stride all'orecchio come uno strumento mal intonato.</span><br /><span style="color: rgb(204, 0, 0);"> Lovecraft era indiscutibilmente uno snob affetto da timidezza patologica (e anche un accanito razzista, le cui storie sono popolate da sinistri africani e da quel genere di congiurati ebrei che tanto preoccupavano mio zio Oren dopo la quarta o quinta birra), quel tipo di scrittore che mantiene una corrispondenza voluminosa ma ha difficoltà a stabilire rapporti personali diretti con il prossimo; fosse vivo oggi, è probabile che la sua Presenza sarebbe più vibrante soprattutto nelle varie chat-room di Internet. Scrivere bene i dialoghi è un'abilità che acquisiscono le persone più inclini a parlare e ascoltare gli altri, in particolare ascoltare, cogliendo accenti, ritmi, dialetto e slang. I lupi solitari come Lovecraft sono spesso carenti in questo settore, lo riproducono male o con la cura con cui si scriverebbe in una lingua che non fosse la propria lingua madre.</span><br /><span style="color: rgb(204, 0, 0);"> lo non so se il romanziere contemporaneo John Katzenbach è un individuo solitario o no, ma il suo romanzo Corte marziale contiene alcuni cattivi dialoghi davvero memorabili. Katzenbach è quel tipo di romanziere che fa impazzire gli insegnanti di scrittura creativa, uno splendido narratore la cui arte è guastata dall’autoripetizione (un difetto curabile) e un orecchio per il parlato che è gravemente ostruito (un difetto che probabilmente non ha rimedio). Corte marziale è un giallo ambientato in un campo di prigionia militare durante la seconda guerra mondiale, un bello spunto che diventa problematico nelle mani di Katzenbach quando entra nel vivo della vicenda. Sentite il tenente colonnello Phillip Pryce che parla ai suoi amici poco prima che i tedeschi del corpo di guardia dello Stalag Luft 13 lo portino via, non per rimpatriarlo come sostengono, ma probabilmente per fucilarlo nel bosco. Pryce afferrò di nuovo Tommy. "Tommy", bisbigliò, "questa non è una coincidenza! Niente è come sembra! Vai più a fondo! Salvalo, ragazzo mio, salvalo! Perché più che mai ora sono convinto che Scott sia innocente!... Ora siete da soli, ragazzi. E ricordatevi, conto su di voi perché resistiate! Dovete sopravvivere! Qualsiasi cosa accada!"</span><br /><span style="color: rgb(204, 0, 0);"> Si girò verso i tedeschi. "Molto bene, Hauptmann" disse in un tono improvvisamente deciso e straordinariamente calmo. "Ora sono pronto. Fate di me ciò che volete."</span><br /><span style="color: rgb(204, 0, 0);"> O Katzenbach non si rende conto che ogni parola del tenente colonnello è un cliché da film bellici anni Quaranta o ha volutamente utilizzato questo richiamo per risvegliare nel suo pubblico sentimenti di compassione, tristezza e forse nostalgia. In ogni caso, non funziona. Il solo sentire evocato dal brano è una sorta di spazientita incredulità. Ci si chiede se il testo sia mai stato visto da un editor e, in tal caso, che cosa gli o le ha impedito di usare la matita blu. Dato il considerevole talento di Katzenbach in altri aspetti dello scrivere, questa sua limitazione consolida in me l'idea che scrivere bene i dialoghi è arte oltre che mestiere.</span><br /><span style="color: rgb(204, 0, 0);"> Molti bravi scrittori di dialoghi devono avere quello che definiamo un "orecchio" naturale, proprio come certi musicisti e cantanti sono intonati perfettamente o quasi perfettamente per natura. Ecco qui un passo dal romanzo Chili con Linda di Elmore Leonard. Potete confrontarlo con i brani che vi ho proposto di Lovecraft e Katzenbach, notando prima di tutto che qui ci troviamo di fronte a un botta e risposta come Dio comanda e non davanti a un pomposo soliloquio:</span><br /><span style="color: rgb(204, 0, 0);"> Chili... rialzò la testa mentre Tommy diceva: "Tutto bene?"</span><br /><span style="color: rgb(204, 0, 0);"> "Vuoi sapere se rimorchio?"</span><br /><span style="color: rgb(204, 0, 0);"> "Parlavo del tuo lavoro. Come ti va? So che hai fatto centro con Get Leo, splendida pellicola, splendida. Vuoi che te lo dica? Era buono. Ma il seguito... come si intitolava?"</span><br /><span style="color: rgb(204, 0, 0);"> "Get Lost."</span><br /><span style="color: rgb(204, 0, 0);"> "Già, giusto quello che è successo prima che riuscissi a vederlo, è scomparso."</span><br /><span style="color: rgb(204, 0, 0);"> "Non è partito alla grande e lo hanno mollato. lo ero contrario a fare un seguito fin dal principio. Ma quello della produzione alla Tower dice che il film lo faranno, con o senza di me. Mi sono detto, be', metti che mi venga fuori una storia buona ... "</span><br /><span style="color: rgb(204, 0, 0);"> Due uomini a pranzo a Beverly Hills e sappiamo subito che sono entrambi attori. Può darsi che siano fasulli (ma forse no), però li si prendono subito così come sono nel contesto del racconto di Leonard; anzi, li accogliamo a braccia aperte. Il loro dialogo è così realistico che non possiamo non provare anche il colpevole piacere che coglie chi si inserisce e quindi origlia una conversazione interessante. Ci giungono anche, sebbene in pennellate approssimative, indizi sul carattere. Siamo all'inizio del romanzo e Leonard è un professionista esperto. Sa di non dover buttar dentro tutto subito. Tuttavia non veniamo forse a sapere qualcosa del carattere di Tommy quando assicura Chili che Get Leo non è solo splendido, ma anche buono?</span><br /><span style="color: rgb(204, 0, 0);"> Possiamo domandarci se un dialogo del genere sia fedele alla vita quotidiana o solo a una certa idea della vita, una certa immagine stereotipata degli attori di Hollywood, dei pranzi hollywoodiani, degli affari come si trattano a Hollywood. E’ un interrogativo più che lecito e la risposta è: forse qualcosa di artefatto c'è. Ciononostante alle nostre orecchie il dialogo suona autentico; quando è al suo mglio (e sebbene Chili con Linda sia molto piacevole, è lontano dai suoi lavori migliori), Elmore Leonard è capace di una sorta di poesia di strada. L’abilità necessaria a scrivere dialoghi di questo genere viene da anni di pratica; l'arte viene da un'immaginazione creativa che lavora sodo e si diverte.</span><br /><span style="color: rgb(204, 0, 0);"> Come per tutti gli altri aspetti della fiction, la chiave per scrivere buoni dialoghi è la sincerità. Se siete sinceri nel riferire le parole che escono dalla bocca dei vostri personaggi, scoprirete di esservi esposti a una nutrita salva di critiche. Non passa settimana senza che io riceva almeno una lettera incazzata (di solito più di una) che mi accusa di essere volgare, razzista, omofobico, brutale, frivolo, se non di essere uno psicopatico tout court. Nella maggioranza dei casi a mandare in fibrillazione i miei corrispondenti sono brani di dialogo: "Scendiamo da questa cazzo di Dodge" o "Non ci prendono molto bene i musi neri da queste parti" o "Che cosa cazzo credi di fare, pezzo di frocio?"</span><br /><span style="color: rgb(204, 0, 0);"> Mia madre, pace all'anima sua, non approvava le parolacce e le espressioni volgari, diceva che erano "la lingua dell'ignorante". Ciò tuttavia non le impediva di esclamare: "Oh, merda!" se bruciava l'arrosto o si pestava il pollice martellando un chiodo nel muro. Né impedisce ai più di noi, cristiani o pagani, di uscircene con espressioni analoghe (se non più forti) quando il cane vomita sul tappeto buono di casa o l'automobile casca dal cric. E’ importante dire la verità; da essa dipendono molte cose, come ha quasi detto William Carlos Williams scrivendo di quella carriola rossa. Ci saranno i puristi bacchettoni a cui la parola "merda" non piace ed è possibile che non piaccia molto nemmeno a voi, ma certe volte dall'espressione volgare non si può sfuggire: non si è mai sentito di un bambino che corra da sua madre a riferirle che la sorellina ha appena "defecato" nella vasca da bagno. Immagino che potrebbe dire che ha fatto "il bisogno grosso" o "ha sporcato", ma temo che "ha fatto la cacca" resterebbe la scelta più naturale (si sa che il boccale piccolo ha manici grandi).</span><br /><span style="color: rgb(204, 0, 0);"> Dovete dire la verità perché il vostro dialogo abbia le risonanze e il realismo di cui Corte marziale, per quanto abbia una buona storia, è così tristemente carente, ma questa onestà deve essere applicata fino in fondo, cioè anche a quello che scappa di bocca a chi si pesta un pollice con il martello. Se sostituite "Oh, merda!" con "Oh, marmo" per riguardo verso la Lega per la lotta contro la volgarità, trasgredite a una norma del tacito contratto che esiste tra scrittore e lettore: la vostra promessa di dire la verità su come la gente si comporta e parla attraverso lo strumento di una storia inventata.</span><br /><span style="color: rgb(204, 0, 0);"> D'altra parte può benissimo esserci uno fra i vostri personaggi (la vecchia zia nubile del protagonista, per esempio) che esclama "Oh, marmo" invece di "Oh, merda" dopo essersi pestata il pollice con un martello. Saprete come esprimervi se conoscete il vostro personaggio, e noi impareremo di lui (o lei) qualcosa di più, che ce lo renderà più vivo e interessante. Il trucco sta nel lasciare che ciascun personaggio parli liberamente, senza preoccuparsi dell'approvazione della suddetta Lega o del Circolo femminile cristiano di lettura. Comportarsi diversamente sarebbe da vigliacchi oltre che da disonesti e, credetemi, scrivere fiction in America agli albori del ventunesimo secolo non è mestiere per intellettuali vigliacchi. Il mondo è popolato da aspiranti censori e, sotto sotto, mirano tutti alla stessa cosa: vogliono che voi vediate il mondo come lo vedono loro... o ,che almeno teniate la bocca chiusa su quello che vedete voi e che se ne discosta. Sono tutti agenti dello status quo. Non necessariamente gentaglia, ma gente pericolosa, se per caso credete nella libertà intellettuale.</span><br /><span style="color: rgb(204, 0, 0);"> Si dà il caso che io concordi con mia madre: parolacce e volgarità sono veramente la lingua dell'ignorante e i verbalmente invalidi. Quasi sempre, perché le eccezioni esistono, tra le quali certi aforismi volgari ricchi di coloritura e vivacità. "Sono più indaffarato di un uomo con una gamba sola in una gara di calci in culo", "I desideri in una mano, la merda nell'altra, vedi tu quale si riempie prima" sono espressioni che, come varie altre simili, non si addicono ai salotti, ma non mancano certo di forza figurativa. Oppure consideriamo questo brano tratto da Brain Storm di Richard Dooling, dove la volgarità diventa poesia:"Reperto A: un rustico pene capoccione, un barbaro sorcovoro senza un bruscolo di decenza. Il muscolzone dei mascalzoni. Un tanghero spregevole e vermiforme con un luccichio serpentino nell'occhio solo. Un turco gozzoviglioso che colpisce nelle buie cripte di carne come un fulmine fallico. Un cagnaccio avido in cerca di ombre, umidi pertugi, estasi passeriformi e sonno ... "</span><br /><span style="color: rgb(204, 0, 0);"> Sebbene non sia proposto nella forma del dialogo, voglio citare qui un altro passo tratto da Dooling perché è una dimostrazione dell'opposto: e cioè si può raggiungere un grado di scrittura ammirevole senza far assolutamente ricorso alla volgarità:</span><br /><span style="color: rgb(204, 0, 0);"> Gli montò a cavalcioni e si preparò al necessario collegamento tra porte, adapter maschio e femmina pronti, I/0 attivato, server/client, master/slave. Null'altro che una coppia di macchine biologiche high-end che si apprestano a un contatto a caldo con modem via cavo e al reciproco accesso ai rispettivi processori front-end.</span><br /><span style="color: rgb(204, 0, 0);"> Se io fossi come Henry James o Jane Austen, che scrivevano solo di zerbinotti o di acculturati universitari, non dovrei mai usare parolacce o espressioni volgari; forse nessuno dei miei libri sarebbe stato bandito dalle biblioteche scolastiche d'America e non avrei ricevuto una lettera da un servizievole fondamentalista che vuole farmi sapere che brucerò all'inferno, dove tutti i miei milioni di dollari non mi serviranno per acquistare neppure un solo sorso di acqua. lo non sono tuttavia cresciuto tra persone di quel genere. lo sono cresciuto nella piccolissima borghesia americana e quello è l'ambiente di cui posso scrivere con la maggiore onestà e cognizione di causa. Significa che dicono più spesso merda che marmo quando si pestano il pollice, ma è una condizione con cui mi sono pacificato. Né, per la verità, con essa ero mai stato in guerra.</span><br /><span style="color: rgb(204, 0, 0);"> Quando ricevo una di Quelle Lettere o mi trovo di fronte a una nuova recensione in cui mi si accusa di essere volgare e incolto - come in certa misura sono - trovo conforto nelle parole del verista Frank Norris, che scrisse a cavallo dei due secoli e che annovera tra i suoi romanzi The Octopus, The Pit e Una storia di San Francisco: McTeague, un libro veramente grande. Norris raccontò di appartenenti alla classe lavoratrice nei ranch, nei mestieri umili metropolitani, nelle fabbriche. McTeague, il protagonista della più bella opera di Norris, è un dentista incolto. I libri di Norris suscitarono non poca indignazione generale, alla quale rispose con compassato sdegno: "Che cosa mi importa delle loro opinioni? lo non sono mai stato servile. Ho raccontato loro la verità".</span><br /><span style="color: rgb(204, 0, 0);"> Certe persone non vogliono sentire la verità, naturalmente, ma questo non è un problema vostro. Voi avreste un problema se voleste fare lo scrittore senza voler essere franchi. Il modo di esprimersi, rozzo o elegante, è un indice del carattere; può anche essere una ventata di aria fresca in una stanza che certa gente preferirebbe tenere chiusa. Alla fine l'interrogativo importante non ha niente a che vedere con il sacro o il profano che mettete in bocca ai personaggi della vostra storia; il solo interrogativo è come suona sulla pagina e all'orecchio. Se volete che suoni sincero, dovete parlare in prima persona. Ancor più importante, dovete chiudere la bocca e ascoltare gli altri."</span><br /><img src="file:///C:/DOCUME%7E1/Chiarlie/IMPOST%7E1/Temp/moz-screenshot-1.png" alt="" /><img src="file:///C:/DOCUME%7E1/Chiarlie/IMPOST%7E1/Temp/moz-screenshot-2.png" alt="" />Melinahttp://www.blogger.com/profile/04642793973466176869noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2122829023092168677.post-86303415826995025962010-10-30T15:34:00.005+02:002010-10-30T16:16:47.684+02:00Curare le nostre opere. 10 semplici regole!<span style="color: rgb(51, 102, 255);">Qualche regola per curare meglio le nostre opere.</span> <br /><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">1) ELIMINARE LE PAROLE INUTILI.</span> <span style="color: rgb(153, 51, 153);">Spesso, senza accorgercene, tendiamo ad appesantire i nostri scritti con parole inutili che "allungano il brodo", che tolgono dinamicità al racconto e che lo rendono mediocre rispetto a quello che potrebbe essere con un'accorta e coraggiosa revisione. Non dobbiamo avere paura, dobbiamo essere forti ed accettare che spesso per saltare alla pagina successiva aggiungiamo qualche parolina qua e là e qualche frase inutile, che sicuramente non piacerà affatto al lettore e neanche all'editore, specie se siamo scrittori esordienti (i quali non si possono permettere mai nulla). Quindi, vi dico, omettiamo le parole superflue, rivediamo il nostro racconto e tagliamo tutto quello che non è essenziale.</span> <span style="color: rgb(153, 51, 153);">Il consiglio che mi sono permessa di darvi viene niente meno che da uno </span><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcF6AT_ruOCfNMMEtSUu60qH1nnuc7f5xdnEgYTBfNM-4eJB9B9nNiAVfKSzdPvlDLdHGLsrknNFZDAyNXPdmNaPvo7XrDZQXXBsPn_Hes4T5LQYmdGIwIiQJtVvBJi3bwFdekmTA6Q-wi/s1600/Come-Scrivere-Una-Buona-Headlines.jpg"><img style="float: right; margin: 0pt 0pt 10px 10px; cursor: pointer; width: 250px; height: 264px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcF6AT_ruOCfNMMEtSUu60qH1nnuc7f5xdnEgYTBfNM-4eJB9B9nNiAVfKSzdPvlDLdHGLsrknNFZDAyNXPdmNaPvo7XrDZQXXBsPn_Hes4T5LQYmdGIwIiQJtVvBJi3bwFdekmTA6Q-wi/s400/Come-Scrivere-Una-Buona-Headlines.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5533842549074607202" border="0" /></a><span style="color: rgb(153, 51, 153);">dei migliori manuali di scrittura quale "Elements of style", di Strunk and White. " quindi, predetelo in considerazione.</span> <span style="color: rgb(153, 51, 153);"><br /><br />2) ELIMINARE LA MAGGIORANZA DEGLI AGGETTIVI E DEGLI AVVERBI.</span> <span style="color: rgb(153, 51, 153);">Tutti lo dicono ma nessuno lo fa, nemmeno io. Mea culpa.</span> <span style="color: rgb(153, 51, 153);">Ma almeno devo consigliarlo a chi mi segue e anche a me stessa.</span> <span style="color: rgb(153, 51, 153);">Gli elementi più importanti del racconto sono verbi e sostantivi, le parti della frase dotate di maggiore potenza. Sono i verbi ad essere gli elementi più importanti della storia perché caratterizzano l'azione, che è il nucleo di qualunque racconto. è inutile appesantire i verbi con una catasta di avverbi soltanto nel tentativo di abbellire i nostri scritti perchè rischiamo di ottenere l'effetto contrario. Ancora una volta, perdiamo dinamicità e diventiamo noiosi.</span> <span style="color: rgb(153, 51, 153);">Moody dice "Eliminate tutti gli aggettivi e gli avverbi, poi alla fine aggiungeretene nuovamente qualcuno qua e là", e ancora, "</span><span style="font-weight: bold; color: rgb(153, 51, 153);">mettete nei racconti più azione, più dialogo</span><span style="color: rgb(153, 51, 153);">".</span><br /><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">3) IL RITMO. Fate attenzione alla lunghezza delle frasi.</span> <span style="color: rgb(153, 51, 153);"> È importante tenere conto della musicalità delle frasi che si susseguono, del ritmo che si snoda nel paragrafo e nell'intero racconto. Con frasi troppo lunghe rischiate di perdere il filo e il tono in cui leggete nella vostra mente o a voce alta, nel caso contrario, solo frasi corte potrebbero assomigliare ad una lista della spesa malriuscita.</span> <br /><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">4) EVITARE I VERBI "ESSERE" E "AVERE".</span> <span style="color: rgb(153, 51, 153);">È una raccomandazione molto semplice: si tende molto a usare la forma "X è questo", "X è quello", poiché come si è detto prima la forza della scrittura è nei verbi, è necessario usare verbi che siano più incisivi, più suggestivi e originali.</span> <br /><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">5) EVITARE RIME E ALLITTERAZIONI.</span> <span style="color: rgb(153, 51, 153);">È necessario evitare di ricorrere agli effetti della scrittura poetica quando si scrive prosa, proprio perché nello scrivere prosa quello su cui ci si deve concentrare è la narrazione, altrimenti il rischio è di dimenticarsi della narrazione e di finire con l'essere semplicemente "esornativi".</span> <br /><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">6) SEMPLIFICARE I TEMPI VERBALI.</span> <span style="color: rgb(153, 51, 153);">Anche se in certe opere risulta piacevole, bisogna cercare di usare un solo tempo quando si scrive e quindi evitare di fare troppi salti temporali all'interno di uno stesso racconto, altrimenti si corre il rischio che il lettore possa fare confusione e sia costretto a rileggere (punto a nostro sfavore).</span> <br /><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">7) NON FARE TROPPE RIPETIZIONI, TUTTAVIA QUALCUNA POTREBBE ANCHE RISULTARE PIACEVOLE. </span> <span style="color: rgb(153, 51, 153);">A volte si possono ottenere effetti molto belli con la ripetizione di detrminate strutture o periodi prima di introdurre un periodo molto diverso, magari più denso o complicato. Questo sempre a proposito della musicalità della scrittura.</span> <span style="color: rgb(153, 51, 153);">Non bisogna però inciampare i ripetizioni di una stessa parola all'interno di una frase, del tipo </span><span style="font-style: italic; color: rgb(153, 51, 153);">"il comandante comandò"</span><span style="color: rgb(153, 51, 153);"> oppure </span><span style="font-style: italic; color: rgb(153, 51, 153);">"lo scrittore scrisse uno scritto"</span><span style="color: rgb(153, 51, 153);"> altrimenti, vi dico, siamo rovinati!</span><br /><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">8) NON ESAGERARE CON LE SIMILITUDINI.</span> <span style="color: rgb(153, 51, 153);">Il pericolo è quello di fare costanti paragoni con altre cose, e mentre ci sembra di essere molto profondi, in realtà stiamo solo facendo perdere la nostra storia di efficacia. Quindi un corollario è che, se si vogliono usare similitudini, è meglio fare paragoni tra cose che sono estremamente distanti tra loro, non tra cose vicine o prevedibili.</span> <br /><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">9) USARE TUTTI I 5 SENSI.</span> <span style="color: rgb(153, 51, 153);">Una cosa che si fa spesso è quella di usare soltanto la vista, invece è molto importante lasciare lo spazio anche all'udito, all'olfatto, al gusto e al tatto così da rendere i nostri scritti molto più strutturati e piacevoli, capaci di coinvolgere il lettore a 360 gradi.</span> <br /><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">10)NON SEGUIRE ALLA LETTERA I 9 CONSIGLI SOPRA INDICATI.</span> <span style="color: rgb(153, 51, 153);">Sono consapevole che non è affatto facile seguire i consigli che vi ho appena dato, e con tutta franchezza ammetto di non riuscirci neanche io quindi vi dico, non importa se riuscite a metterli in pratica fino in fondo, basta soltanto che li teniate bene a mente quando scrivere, così da commettere meno errori possibile. </span> <span style="color: rgb(153, 51, 153);">Non vi dirò quante parole occorre che scriviate al giorno per essere dei buoni scrittori perchè proprio non lo so e perchè ritengo che nessuno lo sappia.</span> <span style="color: rgb(153, 51, 153);">Il mio fidanzato dice una cosa sacra: <span style="color: rgb(255, 0, 0);">BATTI IL FERRO FINCHè è CALDO</span>, ed è quello che dibbiamo fare. Darci dentro finchè siamo freschi ed abbiamo idee...e quando siete stanchi fermatevi, predetevi il vostro tempo perchè la scrittura è un processo lento e la revisione lo è ancora di più (anche noiosa, a parere mio, ma molti la trovano eccitante).</span>Melinahttp://www.blogger.com/profile/04642793973466176869noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-2122829023092168677.post-84753908688504656522010-10-27T10:46:00.000+02:002010-10-27T10:47:00.054+02:00<div style="text-align: center; color: rgb(51, 102, 255); font-weight: bold;"><span>Punitemi! Sto rubando parole al vento e immagini ai sogni</span><br /><span style="font-weight: normal;"><i>(cit. Michele Moretti)</i></span></div>Melinahttp://www.blogger.com/profile/04642793973466176869noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2122829023092168677.post-2436781089171484752010-10-22T16:27:00.003+02:002010-10-22T16:36:48.839+02:00Studiando un brano tratto da "Coraline"<span style="color: rgb(51, 204, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Nel blog Eco di Pioggia ho scritto questo piccolo brano ed ho invitato a riflettere sul contenuto, perchè mi piaceva molto, mentre in questo blog, sullo stesso brano, vorrei invitare a riflettere sul modo in cui è stato scritto.<br />è stato tratto da un Best Sellers, "Coraline", un romanzo horror per ragazzi (anches e lo ritengo tranquillamente per adulti).<br />Non solo credo che quest'opera sia veramente ma veramente singolare e originale, ma penso anche che sia un libro che vada riletto almeno un paio di volte per carpirne il significato profondo che vuole manifestare.<br />La prima volta che l'ho letto, l'ho trovato subito arido di sentimenti...<br />La bambina provava troppa poca paura, i gentori erano troppo distanti, c'era un non so chè...che proprio mi teneva a distanza.<br />Era scritto bene, per essere scritto bene, ma non mi soddisfaceva.<br />Poi l'ho riletto, e allora ho trovato i sentimenti abbozzati, e specie in questo breve tratto ho capito molte cose...<br />è un romanzo interessante, che consiglio a tutti quanti!<br />Cmq, tornando alla scrittura, rileggendolo mi sono resa conto che non tutti scriviamo allo stesso modo o meglio, che non tutti manifestiamo le emozioni allo stesso modo.<br />Io, per esempio, sono TRAGICA. I miei personaggi principali hanno bisogno di uno psicanalista e tutto è sempre permeato da sentimenti ed emozioni forti perchè io sono fatta così, ciò non significa che un libro non sia scritto bene se le emozioni non sono manifestate in modo tanto eccessivo.<br />S. King è un genio, Licia Troisi potea fare meglio nelle ultime trilogie, ma la apprezzo, C. Paolini non lo sopporto però Eragon e Eldest mi sono piaciuti, Terry Brooks lo adoro e anche Robin Hobb, ma in Meil Gaiman, l'autore di Coraline, ho scoperto un modo supersemplice di scrivere, un modo secco e veloce ed espremamente piacevole, che senza dubbio non mi appartiene, ma che ha molto da insegnare.<br />Leggete e vedrete le frasi brevi e d'impatto, e l'estrema semplicità delle parole...<br /></span><br /><span style="color: rgb(204, 51, 204);">-Quando ero piccola- disse Coraline al gatto -e abitavamo nella nostra vecchia casa, molto ma molto tempo fa, papà mi portò a fare una passeggiata nel terreno abbandonato che separava casa nostra dai negozi.</span></span><span style="color: rgb(204, 51, 204);"> Il realtà, non è che fosse in posto ideale per andare a spasso. Era pieno di cose che la gente aveva buttato via: vecchie cucine a gas, piatti rotti, bambole senza braccia e senza gambe, lattine vuote e bottiglie rotte. Mamma e papà mi fecero promettere di non andarci mai da sola durante le mie spedizioni, perchè c'erano troppe cose taglienti e poteva venirmi il tetano e cose così. Ma io continuavo a dire che volevo esplorare quel posto. Così un giorno mio padre si mise i suoi stivaloni marrone e i guanti, poi mi infilò gli stivali, i jeans e un maglione, e andammo a fare un giro. Avremo camminato per una ventina di minuti. Scendemmo lungo un pendio, fin sotto un canalone dove scorreva in torrente, e di colpo papà mi disse: "Coraline scappa. Risali il pendio. Subito!"Me lo disse con tono severo, disperato, così obbedii. Corsi su per il pendio. Mentre correvo qualcosa mi fece male al braccio, ma io non mi fermai. Arriata in cima alla salita, sentii qualcuno che sfrecciava su per il pendio, dietro di me. Era mio padre, che correva come un rinoceronte alla carica. Quando mi raggiunse, mi </span><a style="color: rgb(204, 51, 204);" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlilcSA5ACihDRV0MyObGUMUrftggMPc7EaUAds_UdMk7UG1OzGW91bAdnFB3iQPbE9OfIcqtWvujJtE_HKmsJ2JyZRskjnDonNshx_6qCZ3U5OR_oFVzTy-piolkw7aeM4Ojerw-wfmYy/s1600/coraline02.jpg"><img style="float: right; margin: 0pt 0pt 10px 10px; cursor: pointer; width: 320px; height: 256px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlilcSA5ACihDRV0MyObGUMUrftggMPc7EaUAds_UdMk7UG1OzGW91bAdnFB3iQPbE9OfIcqtWvujJtE_HKmsJ2JyZRskjnDonNshx_6qCZ3U5OR_oFVzTy-piolkw7aeM4Ojerw-wfmYy/s320/coraline02.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5530875225739323730" border="0" /></a><span style="color: rgb(204, 51, 204);">prese in braccio e corremmo oltre la sommità della scarpata. Poi ci fermammo, ansimando e cercando di riprendere fiato, e guardammo di nuovo in fondo al canalone. L'aria pullulava di vespe gialle. Forse camminando avevamo calpestato un nido in un tronco marcio. Mentre correvo su per la salita, mio padre si era fermato per darmi il tempo di scappare, e l'avevano punto. E correndo gli erano caduti gli occhiali. Io ci avevo rimediato una sola puntura sul braccio. Lui, ben trentanove punture su tutto il corpo. Le contammo dopo, facendo il bagno. (...) -Così- disse Coraline -più tardi, sempre in quel pomeriggio, mio padre tornò là pre riprendersi gli occhiali. Disse che se avesse rimandato di un altro giorno, poi non si sarebbe più ricordato il punto esatto in cui erano caduti. E poco dopo tornò a casa con gli occhiali sul naso. Disse che non aveva avuto paura, mentre era fermo lì con le veste che lo pungevano e gli facevano male, mentre mi guardava correre via. Perchè sapeva che doveva darmi il tempo di scappare, altrimenti le vespe avrebbero inseguito tutti e due. (...) Coraline rimase ferma dov'era. -E mi disse che non era stato coraggioso restando lì fermo a farsi pungere - disse Coraline - Non era stato coraggioso perchè non aveva avuto paura: quella era l'unica cosa che potesse fare. Ma quando era tornato a riprendersi gli occhiali, sapendo che lì c'erano le vespe, aveva veramente avuto paura. Quello era stato vero coraggio. (...) - E perchè mai? - le domandò il gatto, con un tono che rivelava scarso interesse. </span><span style="color: rgb(51, 204, 0);"><span style="color: rgb(204, 51, 204);">-Perchè quando hai paura di qualcosa, e la fai comunque, quello è coragg</span>io.</span>Melinahttp://www.blogger.com/profile/04642793973466176869noreply@blogger.com3