11 dicembre 2009

LE NOSTRE MENTI IMMORTALI...

Caspita, è davvero tanto tempo che nn faccio una capatina in questo blog...mmmm...
Mi dispiace d averlo trascurato...bè, si sa, qnd poi una cosa nn la puoi fare t vien voglia d farla ahahaha (braccio fratturato e immobilizzato dalla spalla al dito medio).
Vabbè c'è anke da dire che mi sono data molto da fare per terminare il primo libro, che adesso sto rileggendo prima di andare alla SIAE...
Sono ancora inesperta, tuttavia la mia strada è questa, lo so...lo sento...
Avevo voglia di scrivere qlk consiglio, ma come al solito nn m prendo la briga di sentirmi all'altezza d poter insegnare qualcosa...
Ja, giusto due paroline sulle quali ho riflettuto ossia quelle che ho letto qlk giorno fa in "Mucchio d'Ossa" del celebre S. King : uno scrittore non è altro che un uomo che ha abituato la propria mente a comportarsi male...
Queste parole fanno accapponare la pelle, non sembra anke a voi? (ke fatica x mettere l'interrogativo sigh...)
C'è tanta di quella verità immutabile in qst breve frase da riuscire a sconvolgermi!
è così, è esattamente questo ciò che penso degli scrittori o meglio, degli artisti un generale: noi (e pecco di mooolta presunzione gettando anke me nel mukkio amato) abbiamo abituato la nostra mente a fare tutto ciò che vuole, a non avere limiti, a spaventarci, a renderci folli o santi o assassini...
Ke esagerata che sono..sì, ci rende soprattutto esagerati!!!
è ke il filo sottile che separa la realtà dalla finzione, la fantasia dal razionale, nelle nostre menti va assottigliandosi...e + gli anni passano e più diventa sottile e francamente non so quanto possa essere un bene e quanto un male, ma so per certo che x noi tessitori di trame, non esiste niente di più stupefacente del sempre nuovo viaggio interiore...

31 marzo 2009

COME COSTRUIRE UN PERSONAGGIO

I personaggi, come le persone, vivono, agiscono e comunicano attraverso il carattere, gli istinti, l'estrazione sociale e il linguaggio.
Per costruire un vero personaggio, ci si deve immergere all'interno di esso e mostrarlo per quello che ha di unico rendendolo così indimenticabile.
La prima cosa da fare è creare il modello del personaggio e carcare di tenerlo sempre sullo stesso stile caratteriale, (cosa non facile) solo così si può pensare di scrivere bene.
Quello che conta davvero per creare un buon personaggio non è tanto l'aspetto fisico perchè basta qualche dettaglio, ma quello che conta davvero sono i suoi discorsi, le sue azioni, i suoi pensieri che vanno descritti e scelti in modo accurato per formare un insieme coerente che rappresenti così la sua personalità.
Quindi la cosa da tenere sempre in mente quando si scrive è che i personaggi hanno un dato carattere che non deve essere mutato durante il racconto tranne in circostanze particolari.
La seconda cosa da non dimenticare è che del personaggio tutto è importante: l'aspetto esteriore e interiore, vizi e virtù, forze e debolezze, passioni, abitudini, il suono delle loro voci, il loro sguardo, i loro segreti...il cibo nei loro piatti e i soldi nelle loro tasche, l'arredamento delle loro case.
La cosa importante è dare ad ogni caratteristica il proprio giusto spazio.
Terza cosa da ricordare è che il personaggio non siamo noi e quindi non dobbiamo confonderlo con i nostri pensieri, i nostri piaceri, i nostri desideri, i nostri limiti perchè lui è soltanto lui, può spingersi fino al limite di se stesso andando fino infondo oltrepassando i limiti umani, i preguidizi ecc.
Il nostro ruolo è proprio quello di metterlo in una situazione tale che sia costretto ad andare fino in fondo dando il massimo di se stesso sia con intenzioni benigne che maligne.
La quarta cosa infine è che a volte dietro ai mostri personaggi si celano persone vive a cui siamo legati; questa realtà è positiva in quanto la narrazioni prenderà una sfumatura più autentica.
Ho trovato queste informazioni carine in rete, NON SONO MIE, però mi hanno fatta sorridere e mi sono permessa di copiarle...non mi esprimo in merito...
Certe cose si, altre proprio no...punti di vista.
Se a qualcuno dovesse disturbare il questo post o volesse rivendicarlo, lo invito a segnalarmelo al più presto affinché io possa rimuoverlo.

FANTASY DI STRADA
1. Il mago colla barba lunga che impugna un bastone, un incrocio tra l'eremita dei Led Zeppelin, Gandalf e Babbo Natale. (riferimento classico: Gandalf appunto) Sa lanciare palle di fuoco dalle mani, ma usa il bastone perchè è figo.
2. La spada magica, che può essere usata all'occorrenza come parafulmine e fucile. (riferimento classico: Gurthang, la spada di Tùrin nel Silmarillion, è maledetta e gli parla)
3. La pietra (o le pietre) del potere, o un amuleto qualsiasi di cui l'eroe dispone o che l'eroe deve cercare. (rif: l'unico anello di Tolkien, ma anche le Pietre magiche di Shannara, di Terry Brooks)
4. Il cavaliere intelligente, forte e coraggioso, l'eroe. Non è mai un contadino (rif: se come esempio escludiamo Frodo e prendiamo Aragorn), ma è un macho che non ha problemi ad andare in giro sempre con un'armatura completa addosso. Come fa a lavarsi? Chissà quanto puzza.
5. Il drago che spesso parla (rif: Smaug in Lo Hobbit, di Tolkien ovviamente). In casi assurdi come Eragon, il drago è anche telepatico, ma solo col ragazzino.
6. Il tremendo signore oscuro. è sempre nero, per forza. Ha una forza incredibile, ha degli scagnozzi, possiede qualcosa che lo rende invincibile, e che costituisce anche il suo punto debole (rif: Sauron del Sda, ma anche il Cavaliere del Drago di Eragon di cui non ricordo il nome, o di Shannara, Brona...)
7. La guerra che ha ridotto il regno in miseria, rende gli abitanti disperati, e sta per condurre il mondo alla rovina, se non fosse per l'eroe che sconfigge il signore oscuro.
8. La mappa del regno, poco realistica, se ne frega di tutte le altre terre, l'intero mondo consiste in un territorio esteso come dalla Spagna alla Grecia, per forza circondato dai monti, e suddiviso in: 1 territori dei buoni, comprendenti aree composte da sole montagne, solo boschi o solo fiumi, 2 il regno del malvagio signore oscuro e 3 le lande desolate - perchè l'autore non sa che cacchio inventarsi.
Riporto anche molto umilmente alcune parole dello (presumo) scrittore ci ha fornito questi punti chiave del fantasy da strada, parole ch emi hanno colpita molto, forse perchè alcuni degli elementi sopracitati sono propri del mio modo di fare fantasy:
"...Ma questi elementi non sono affatto banali, sono un insieme di fattori che danno vita a sentimenti e atmosfere bellissime. L'abuso e il cattivo sfruttamento di questi hanno partato alla rovina."

Fantasy...perchè?

Perchè?
Perchè inizialmente è stato l'unico genere che mi piaceva, che mi faceva volare con la fantasia?
Perchè rendeva quasi tangibili e reali i paesaggi che immaginavo e rendeva immaginari i paesaggi dei quali mi innamoravo?
Perchè mi dava l'illusione di allontanarmi dalla mia solitudine?
Perchè dava quel senso di mistero?

No...tutte ragioni che ho valutato e che hanno influito nella mia scelta di scrivere fantasy, ma che non sono determinanti...
Scrivo fantasy perchè solo e soltanto questo meraviglioso genere riesce a farmi esprimere pienamen
te tutto quello che ho dentro.
Per qualcuno una poesia, per un altro un romanzo d'amore, di guerra, d'orrore...per me un fantasy.Il genere fantasy è semplicemente sublime e io ne sono innamorata!
Non leggo libri solo di questo genere, ma sono certa di essere capace di scrivere soltanto opere fantasy nella mia vita perchè è soltanto tarmite esso ho la massima rappresentazione del mio essere.
Solo sotto una chiave fantastica riesco a descrivere eventi che mi hanno segnata, traumi, gioie, dolori miei e di altre persone, eventi che ho vissuto direttamente e non.
Il fantasy esprime soprattutto libertà!
Libertà in tutti i sensi, libertà per il lettore, per lo scrittore e per i personaggi che egli ha creato.
Opportunità di immaginare paesaggi meravigliosi e creature straordinarie...
Per me è il massimo della perfezione.
Secondo me il fantasy racchiude in esso tutti gli altri generi: attuale, tecnologico, fantascientifico, romantico, horror, gotico, medioevale...nel fantasy c'è praticamente tutto!
Come ho detto prima, lo scrittore ha la facoltà di inventare qualunque cosa, qualunque!

Un altro mio pensiero è che uno scrittore mediocre (spero non io, lo sapremo a breve), rende il fantasy una stupenda fiaba, ma nulla di più!

Il fanatsy vero e proprio, quello al quale miro, è invece un'opera completa che non ha nulla a che fare con una fiaba, e che anzi, ha la capacità di mostrare elementi reali e personaggi problematici e verosimili in un contesto fantastico creando un'armonia e un collegamento fra i due mondi.
Nel fantasy è anche estremamente facile rappresentare il bene e il male che viengono sempre mostrati sotto forme diverse, nelle stesse forme in cui si manifestano nell'immaginario collettivo...
Guerra, onore, libertà, gloria, amore, vendetta, morte, solitudine, speranza...Il fantasy è un mondo che si può creare dal nulla e che racchiude in esso tutta l'anima del suo autore, che può catturare quella del lettore...
Melina