Visto che sono a lavoro ed ho rubacchiato qualche minuto da dedicare al mio amato blog, copio/incollo questo prezziosissimo elenco in ordine alfabetico delle figure retioriche più importanti, ovviamente dopo averlo letto heheheh!Sperando di essere sempre utile a qualcuno, vi saluto e vi do appuntamento alla prossima, probabilmenre lezione n 4 su come scrivere una fiaba!Ciao a tutti! ^_^A
Allegoria: procedimento retorico per cui un contenuto concettuale viene espresso attraverso un’immagine che rappresenta una realtà diversa e autonoma rispetto al contenuto stesso. (esempio: i veltro riformatore della divina commedia che sconfigge la lupa ovvero la cupidigia) Antitesi: indica la contrapposizione di due concetti o di due pensieri (esempio: due volte nella polvere \ due volte sull’altar. Manzoni) Aferesi: caduta di una lettera o di una sillaba a inizio di parola Affabulazione: vedi favola Anafora: ripetizione di una o più parole all’inizio di due o più versi Apocope: caduta di una sillaba a fine di parola Anacoluto: contenuto sintattico che prevede un soggetto senza verbo (esempio: un religioso che vale molto anziché si tratta \ è un religioso che vale molto ) Asindeto: sequenza di diversi aggettivi uniti dalla virgola.Asindeto aperto: “a”,”b”,”c”,”d”,”e”,”f”,”g” Asindeto chiuso: “a”.”b”.”c”.”d”.”e”.”f “ e “g” Allitterazione: quando due parole iniziano con le stesse sillabe: (esempio e fa fuggire le fiere e li pastori(Dante)- e di me medesimo mi vergogno) Assonanza: le parole finali dei versi hanno dopo l’accento tonico le vocali uguali ma le consonanti differenti: (esempio: io non sono come loro \ in perpetuo volo \ la vita la sfioro- ) Anastrofe: presentare le parole di un enunciato in un ordine diverso da quello abituale 8ad un pensiero solleva \ di me più degno - invece che più degno di me-) Analogia: similitudine senza il come “i tuoi occhi saranno una vana parola, un grido taciuto: Pavese) Apostrofe: interrompere l’ordine espositivo per rivolgersi improvvisamente ad una persona: “Ahi serva Italia, di dolore ostello… (Dante)B
Brachilogia: contrazione dell’espressione. Si caratterizza per la presenza dell’ellissi del verbo. Bisticcio: esempio: pizza pazza a pezzi- ragazzi pizzi pazzi e male avvezziC
Comparazione: confronto immediato tra due cose, due animali, persone. Climax: intensificare il racconto sul piano emotivo – passionale gradatamente, se ascendente. Se non lo è si fa l’esatto contrario. (da un momento più emozionante a uno meno) Chiasmo: ripetizione con schema ABBC. La ripetizione si può effettuare anche con l’uso di sinonimi. Cotesto: rapporto semantico che si stabilisce tra un testo e un altro dello stesso poeta e tra il poeta e gli altri del suo tempo Con-testo: rapporto tra autore e momento storico in cui vive Consonanza: quando le parole finali dei versi hanno dopo l’accento tonico le consonanti uguali ma l vocali diverse ( batte alla tua finestra e dice il VENTO\ per monti e per mari ho viaggiato TANTO)D
Dialefe: distinzione dei due suoni. Quello finale da quello iniziale Diastole: spostamento dell’accento da sinistra a destra.E
Epandiplosi: ripetizione della stessa parola a inizio e fine frase Epentesi: allungamento all’interno di una parola Eufemismo: dir le cose in modo piacevole per nascondere una situazione svantaggiosa Epifonema: sentenza espressa in modo esclamativo Epifonia: ripetizione alla fine di due o più versi Epanalessi: ripetizione di un termine a fine frase che si ritrova all’inizio della successiva Enallage: aggettivo con valore avverbiale Ellissi: quando vengono sottintesi alcuni elementi della frase Enumerazione: accostamento di una serie di termini della stessa categoria (fior, frondi, herbe, mbre, antri, onde, avri soavi) F
Favola: sistema narrativo, racconto (generico); in greco mùtos: modo di raccontare dando alle cose un valore realeI
Ipotiposi: descrizione varia e efficace , ricca di colori e suoni Iterazione: ripetizione di discorsi, parole, costrutti Ironia: particolare modo di esprimersi che conferisce alle parole un significato contrario (antifrasi) o diverso da quello letterale con intento critico e derisorio. Dissimulazione in cui la figura autoriale vuole cogliere e significare idee morali, sociali, etiche e spirituali non facilmente comprensibili dai destinatari o dall’interlocutore all’interno dell’affabulazione.egli sa che i destinatari no sanno e gli fa capire che devono sapere. Iperbole: esagerazione “ti mando mille baci” (Catullo) Idiotismo: espressione dialettale riportata in lingua dotta Ipotassi: proposizione principale che regge diverse subordinate Iperbato: inversione di posizione “della città la bellezza” Inarcatura: frase iniziata in un verso che si conclude in quello successivo. Intensione: qualità concettuale che rende la comunicazione più o meno intensa per chi ascolta. L
Litote: dare rilievo ad una non qualità negando l’idea contraria Litote mascherata: non si definiscono con il non ma il non è nascosto : intero: non maculato M
Metonimia: esprime un rapporto di qualità Causa per effetto: morì per duello Effetto per causa: vivere col sudor della fronte Contenente per contenuto: bere un bicchiere Contenuto per contenente: gli ho inviato un sms Astratto per concreto: sfuggì alla polizia Concreto per astratto: sei un tuono Strumento per chi lo adopera: è un’ottima penna L’epoca per le persone che vi appartengono : il Novecento L’autore per l’opera: un Botticelli Il nome di una persona per le qualità che la contraddistinguono: è un Woytila Metafora: sostituire una parla con un’altra O
Ossimoro: unione di due termini antitetici Onomatopea: imitazione di un suono della natura o del suono di un oggetto Omoteleuto: quando due o più parole hanno la sillaba finale uguale P
Protesi: aggiunta di un infisso Paragoge:allungamento a fine parola Perifrasi: giro di parole che tende a esprimere qualcosa Preterizione: affermare di non dire qualcosa che poi viene descritta Polisindeto: sequenza di diversi aggettivi o sostantivi untiti da numerose congiunzioni Polisindeto aperto: x e y e p e t e v e z Polisindeto chiuso: x e r e t e p e v , v Paratassi: proposizioni principali legate o per asindeto o per polisindeto Pleonasmo: uso superfluo di qualcosa “ a me mi…” Paronomasia: accostamento di due parole di suono simile ma con significato diverso. Poliptoto: un vocabolo ripreso a breve distanza con funzioni morfo-sintattiche diverse: genere, numero, tempo, persona de verbo Prosopea: cose anomale, astratteR
Reticenza: non dire qualcosa che sarebbe bene dire Ripetizione: esempio: viene subito subito Rafforzamento: insieme di due o più aggettivi che consolidano il significato del sostantivo a cui si riferiscono (Vieni subito e presto: deittici diversi foneticamente ma simili nel significato)S
Sinestesia: contrapposizione tra due sensazioni diverse. Similitudine: figura retorica composta da”cosi…come” che esprime un rapporto di uguaglianza. Sarcasmo: esprimere in modo aspro o brutale un giudizio sociale, morale, etico, spirituale contro qualcuno o qualcosa Sineddoche: esprime un rapporto di quantità. la parte per il tutto: un asso del pedale il tutto per la parte: un cappotto di visone il singolare per il plurale: sensibilità dell’uomo il plurale per il singolare: sensibilità degli uomini sincope: caduta di una sillaba all’interno di parola sillessi: concordanza assentio di verbo e soggetto (la maggiorparte delle donne chiesero---anziché chiese) Sinalefe: prevede la fusione della vocale finale di una parola con la vocale iniziale della successiva) Sineresi: quando si fondono due o più vocali all’interno di una parola sistole: spostamento da destra a sinistra dell’accento, dalla penultima alla terzultima sillaba per esempio Simbolo: oggetto concreto chiamato a rapporto delle sue qualità leone per coraggio T
Tmesi: taglio di una parola per andare a capoZ
Zeugma: verbo che regge più complementi che dovrebbero essere da altri o quando una principale regge delle subordinate che avrebbero bisogno di essere rette da altri.
Parlare e lagrimar vedrai insieme (dante)