26 aprile 2011

Parlo ancora di Stephen King

Potrei parlare per ore di King. è senza ombra di dubbio il mio scrittore preferito, ineguagliabile secondo mille punti di vista!
Soltanto coloro che hanno letto le sue opere posso comprendere di cosa parlo, cosa voglio esprimere con la mia ammirazione. Non lo guardo come uomo, ma come scrittore, lui è lo scrittore!
Ho da poco finito di leggere "La Metà Oscura" e "Cose Preziose", il primo l'ho trovato stupefacente, l'altro forse mi ha messo addosso un magone che non sono riuscita a spiegarmi, cmqsia i suoi libri suscitano sempre qualcosa nell'animo che resta indelebile anche se gli anni passano. Sono una lettrice accanita, eppure nulla mi rimane tanto quanto i romanzi di King, che predilgo ampiamente.
In questi giorni sto leggendo "Quattro dopo mezzanotte" ed è proprio per questo che ho deciso di scrivere questo post, per consigliarlo a coloro che seguono il mio blog ( ultimamente pochini) e per dire quello che ho sempre pensato di Stephen King e cioè che SOLTANTO LUI RIESCE A TRASFORMARE IN ORO QUELLO CHE SENZA IL SUO TOCCO SAREBBE FERRO ARRUGINITO.
King ha la capacità di rendere avvincente una stori in fondo banale, di farti riconoscere in ogni personaggio di cui parla, di farti partecipare a tutti i suoi processi mentali...non ho mai visto nessuno che abbia una capacità del genere.
All'interno dell'ultimo libro sopra citato, ci sono due racconti: "I langolieri" e "finestra segreta, giardino segreto", e vi consiglio vivamente di leggerli, a ancor + vi consiglio di leggere le premesse a questi due racconti che a parer mio potrebbero tranquillamente essere dei romanzi tanto sono articolati magnificamente!
La mia non è una recensione, ma soltanto un invito a leggere...e a scrivere, se volete!
Buona serata

13 aprile 2011

Le figure retoriche (elenco dalla A alla Z)

Visto che sono a lavoro ed ho rubacchiato qualche minuto da dedicare al mio amato blog, copio/incollo questo prezziosissimo elenco in ordine alfabetico delle figure retioriche più importanti, ovviamente dopo averlo letto heheheh!
Sperando di essere sempre utile a qualcuno, vi saluto e vi do appuntamento alla prossima, probabilmenre lezione n 4 su come scrivere una fiaba!
Ciao a tutti! ^_^

A
Allegoria: procedimento retorico per cui un contenuto concettuale viene espresso attraverso un’immagine che rappresenta una realtà diversa e autonoma rispetto al contenuto stesso. (esempio: i veltro riformatore della divina commedia che sconfigge la lupa ovvero la cupidigia)
Antitesi: indica la contrapposizione di due concetti o di due pensieri (esempio: due volte nella polvere \ due volte sull’altar. Manzoni)
Aferesi: caduta di una lettera o di una sillaba a inizio di parola
Affabulazione: vedi favola
Anafora: ripetizione di una o più parole all’inizio di due o più versi
Apocope: caduta di una sillaba a fine di parola
Anacoluto: contenuto sintattico che prevede un soggetto senza verbo (esempio: un religioso che vale molto anziché si tratta \ è un religioso che vale molto )
Asindeto: sequenza di diversi aggettivi uniti dalla virgola.
Asindeto aperto: “a”,”b”,”c”,”d”,”e”,”f”,”g” Asindeto chiuso: “a”.”b”.”c”.”d”.”e”.”f “ e “g” Allitterazione: quando due parole iniziano con le stesse sillabe: (esempio e fa fuggire le fiere e li pastori(Dante)- e di me medesimo mi vergogno)
Assonanza: le parole finali dei versi hanno dopo l’accento tonico le vocali uguali ma le consonanti differenti: (esempio: io non sono come loro \ in perpetuo volo \ la vita la sfioro- )
Anastrofe: presentare le parole di un enunciato in un ordine diverso da quello abituale 8ad un pensiero solleva \ di me più degno - invece che più degno di me-)
Analogia: similitudine senza il come “i tuoi occhi saranno una vana parola, un grido taciuto: Pavese)
Apostrofe: interrompere l’ordine espositivo per rivolgersi improvvisamente ad una persona: “Ahi serva Italia, di dolore ostello… (Dante)

B
Brachilogia: contrazione dell’espressione. Si caratterizza per la presenza dell’ellissi del verbo.
Bisticcio: esempio: pizza pazza a pezzi- ragazzi pizzi pazzi e male avvezzi

C
Comparazione: confronto immediato tra due cose, due animali, persone.
Climax: intensificare il racconto sul piano emotivo – passionale gradatamente, se ascendente. Se non lo è si fa l’esatto contrario. (da un momento più emozionante a uno meno)
Chiasmo: ripetizione con schema ABBC. La ripetizione si può effettuare anche con l’uso di sinonimi.
Cotesto: rapporto semantico che si stabilisce tra un testo e un altro dello stesso poeta e tra il poeta e gli altri del suo tempo
Con-testo: rapporto tra autore e momento storico in cui vive
Consonanza: quando le parole finali dei versi hanno dopo l’accento tonico le consonanti uguali ma l vocali diverse ( batte alla tua finestra e dice il VENTO\ per monti e per mari ho viaggiato TANTO)

D
Dialefe: distinzione dei due suoni. Quello finale da quello iniziale
Diastole: spostamento dell’accento da sinistra a destra.

E
Epandiplosi: ripetizione della stessa parola a inizio e fine frase
Epentesi: allungamento all’interno di una parola
Eufemismo: dir le cose in modo piacevole per nascondere una situazione svantaggiosa
Epifonema: sentenza espressa in modo esclamativo
Epifonia: ripetizione alla fine di due o più versi
Epanalessi: ripetizione di un termine a fine frase che si ritrova all’inizio della successiva
Enallage: aggettivo con valore avverbiale
Ellissi: quando vengono sottintesi alcuni elementi della frase
Enumerazione: accostamento di una serie di termini della stessa categoria (fior, frondi, herbe, mbre, antri, onde, avri soavi)

F
Favola: sistema narrativo, racconto (generico); in greco mùtos: modo di raccontare dando alle cose un valore reale

I
Ipotiposi: descrizione varia e efficace , ricca di colori e suoni
Iterazione: ripetizione di discorsi, parole, costrutti
Ironia: particolare modo di esprimersi che conferisce alle parole un significato contrario (antifrasi) o diverso da quello letterale con intento critico e derisorio.
Dissimulazione in cui la figura autoriale vuole cogliere e significare idee morali, sociali, etiche e spirituali non facilmente comprensibili dai destinatari o dall’interlocutore all’interno dell’affabulazione.egli sa che i destinatari no sanno e gli fa capire che devono sapere.
Iperbole: esagerazione “ti mando mille baci” (Catullo)
Idiotismo: espressione dialettale riportata in lingua dotta
Ipotassi: proposizione principale che regge diverse subordinate
Iperbato: inversione di posizione “della città la bellezza”
Inarcatura: frase iniziata in un verso che si conclude in quello successivo.
Intensione: qualità concettuale che rende la comunicazione più o meno intensa per chi ascolta.

L
Litote: dare rilievo ad una non qualità negando l’idea contraria
Litote mascherata: non si definiscono con il non ma il non è nascosto : intero: non maculato

M
Metonimia: esprime un rapporto di qualità
Causa per effetto: morì per duello
Effetto per causa: vivere col sudor della fronte
Contenente per contenuto: bere un bicchiere
Contenuto per contenente: gli ho inviato un sms
Astratto per concreto: sfuggì alla polizia
Concreto per astratto: sei un tuono
Strumento per chi lo adopera: è un’ottima penna
L’epoca per le persone che vi appartengono : il Novecento
L’autore per l’opera: un Botticelli
Il nome di una persona per le qualità che la contraddistinguono: è un Woytila
Metafora: sostituire una parla con un’altra

O
Ossimoro: unione di due termini antitetici
Onomatopea: imitazione di un suono della natura o del suono di un oggetto
Omoteleuto: quando due o più parole hanno la sillaba finale uguale

P
Protesi: aggiunta di un infisso
Paragoge:allungamento a fine parola
Perifrasi: giro di parole che tende a esprimere qualcosa
Preterizione: affermare di non dire qualcosa che poi viene descritta
Polisindeto: sequenza di diversi aggettivi o sostantivi untiti da numerose congiunzioni
Polisindeto aperto: x e y e p e t e v e z
Polisindeto chiuso: x e r e t e p e v , v
Paratassi: proposizioni principali legate o per asindeto o per polisindeto
Pleonasmo: uso superfluo di qualcosa “ a me mi…”
Paronomasia: accostamento di due parole di suono simile ma con significato diverso.
Poliptoto: un vocabolo ripreso a breve distanza con funzioni morfo-sintattiche diverse: genere, numero, tempo, persona de verbo
Prosopea: cose anomale, astratte

R
Reticenza: non dire qualcosa che sarebbe bene dire
Ripetizione: esempio: viene subito subito
Rafforzamento: insieme di due o più aggettivi che consolidano il significato del sostantivo a cui si riferiscono (Vieni subito e presto: deittici diversi foneticamente ma simili nel significato)

S
Sinestesia: contrapposizione tra due sensazioni diverse.
Similitudine: figura retorica composta da”cosi…come” che esprime un rapporto di uguaglianza.
Sarcasmo: esprimere in modo aspro o brutale un giudizio sociale, morale, etico, spirituale contro qualcuno o qualcosa
Sineddoche: esprime un rapporto di quantità.
la parte per il tutto: un asso del pedale
il tutto per la parte: un cappotto di visone
il singolare per il plurale: sensibilità dell’uomo
il plurale per il singolare: sensibilità degli uomini
sincope: caduta di una sillaba all’interno di parola
sillessi: concordanza assentio di verbo e soggetto (la maggiorparte delle donne chiesero---anziché chiese)
Sinalefe: prevede la fusione della vocale finale di una parola con la vocale iniziale della successiva)
Sineresi: quando si fondono due o più vocali all’interno di una parola
sistole: spostamento da destra a sinistra dell’accento, dalla penultima alla terzultima sillaba per esempio
Simbolo: oggetto concreto chiamato a rapporto delle sue qualità leone per coraggio

T
Tmesi: taglio di una parola per andare a capo

Z
Zeugma: verbo che regge più complementi che dovrebbero essere da altri o quando una principale regge delle subordinate che avrebbero bisogno di essere rette da altri.
Parlare e lagrimar vedrai insieme (dante)